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Ptcp modenese: dal consiglio Provinciale via libera all’adozione

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Via libera da parte del Consiglio provinciale di Modena al Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp). Il documento è stato adottato nella seduta di martedì 22 luglio con il voto favorevole di Pd e Prc, contrari i Verdi e il centrodestra (FI-Pdl, An-Pdl, Popolari Liberali-Pdl).


Il Ptcp indirizza per i prossimi 10-15 anni le trasformazioni urbanistiche e territoriali della provincia di Modena limitando l’uso di nuovo territorio non urbanizzato, favorendo il recupero e la riqualificazione dell’esistente, ampliando le aree protette e puntando sulla qualità ambientale. Nei prossimi giorni partirà il periodo di due mesi entri quali cittadini e associazioni potranno presentare eventuali osservazioni in vista dell’approvazione definitiva entro la fine dell’anno. Principale strumento di pianificazione a medio-lungo termine sull’uso del territorio, che indica ai Comuni gli obiettivi di qualità e i limiti sui quali impostare la pianificazione urbanistica comunale, il Ptcp assume come previsione uno scenario che prevede, da qui al 2015, un aumento della popolazione, soprattutto di quella straniera, un incremento del numero di anziani e dei nuclei familiari, fattori strutturali che richiedono nuove e diverse dotazioni urbane.
Per quanto riguarda l’edilizia residenziale si fissa un limite per l’espansione (una percentuale indicativamente del 5 per cento del costruito) da urbanizzare in un decennio con una quota della nuova offerta abitativa, almeno il 25 per cento, dovrà essere destinata all’edilizia residenziale sociale. Per quanto riguarda invece gli insediamenti produttivi vengono privilegiate polarità forti e qualificate, di numero limitato, connesse alle infrastrutture principali. Vengono rafforzate le reti ecologiche, più aree protette, un maggiore risparmio energetico e la sicurezza del suolo.
Trovano conferma nel Ptcp, infine, le scelte che mirano a recuperare i ritardi nelle infrastrutture e nei sistemi di accessibilità. Innanzitutto gli interventi di potenziamento del sistema ferroviario, l’attivazione dell’Alta capacità, la metropolitana di superficie Modena-Bologna, l’apertura dello scalo merci di Marzaglia collegato a quello di Dinazzano – e quelli sulla viabilità: l’autostrada Cispadana, il completamento della Pedemontana, la bretella Campogalliano-Sassuolo, il prolungamento della complanare all’Autosole fino a Modena sud, il miglioramento della viabilità di penetrazione verso la montagna, oltre al potenziamento della rete di piste ciclabili.

Votati anche gli emendamenti dei gruppi
Nel corso del dibattito in Consiglio per l’adozione del Piano territoriale di coordinamento provinciale sono stati discussi una serie di emendamenti e ordini del giorno presentati da Forza Italia-Pdl, Verdi e Prc.
In particolare sono stati accolte le proposte di Verdi e Prc volte ad aumentare le previsioni dell’edilizia residenziale pubblica, la tutela delle acque in particolare nei territori pedecollinari e sui criteri per la localizzazione degli impianti di energia a biomasse. Respinti, invece, gli emendamenti, sempre di Prc e Verdi, sul termovalorizzatore di Modena e per una minore espansione dei comuni di Formigine, Campogalliano e Modena. Respinti anche alcuni emendamenti, presentati solo dai Verdi, sull’area ex Sipe, la tutela della località La Quercia di Prignano, sulla mobilità e l’adeguamento dei Comuni al Ptcp.
Discussi e non approvati anche due ordini del giorno di Forza Italia-Pdl: per lo stralcio dal Ptcp dell’intervento commerciale nell’area ex Sipe e per introdurre prescrizioni restrittive sulle residenze nella stessa area. Approvato, invece, un terzo documento di Forza Italia-Pdl dove si chiede un rafforzamento del peso degli enti locali nelle decisioni sul deposito di gas di Rivara (astenuti Tomaso Tagliani dei Popolari Liberali ed Enrichetta Annovi di FI-Pdl, contraria Marisa Malavasi FI-Pdl, tutti gli altri gruppi hanno votato a favore). Via libera, infine, anche ad un emendamento del Pd a favore delle politiche per l’edilizia residenziale pubblica.