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Nel 2007 spesi in Emilia-Romagna 2.392 mln per la manutenzione auto

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Nel 2007 gli automobilisti dell’Emilia-Romagna hanno speso per la manutenzione e le riparazioni delle loro automobili 2.392 milioni di euro, pari all’9,23% dei 25.936 milioni di euro spesi a livello nazionale. La spesa annua per autovettura è stata in Emilia-Romagna di 913 euro, contro una media nazionale di 727 euro.

Queste le stime dell’Osservatorio Autopromotec, struttura di ricerca della più specializzata rassegna espositiva internazionale di attrezzature, prodotti e servizi per l’assistenza ai mezzi di trasporto la cui 23° edizione si terrà dal 20 al 24 maggio 2009 nel quartiere fieristico di Bologna.

L’Emilia-Romagna, per la spesa in manutenzione e riparazione del proprio parco di 2.620.111 autovetture, si colloca al quarto posto della graduatoria nazionale per regioni, preceduta da Lombardia al primo posto, Lazio al secondo e Veneto al terzo posto. E’ ovviamente Bologna la provincia dell’Emilia-Romagna che registra con 569 milioni di euro la spesa più alta per manutenzioni e riparazioni di auto eseguite nel 2007. Seguono le province di Modena con 431 milioni di euro, Reggio Emilia con 290 milioni di euro, Parma con 247 milioni di euro e Ravenna che, con 204 milioni di euro, chiude la graduatoria delle prime cinque province emiliano-romagnole.

In Italia, come si è detto, la spesa totale per l’autoriparazione nel 2007 è stata di ben 25.936 milioni di euro, con una crescita del 4,47% rispetto al 2006. Molti sono i fattori che incidono sulla dinamica della spesa per la manutenzione e le riparazioni di automobili. Innanzitutto la crescita dei prezzi delle operazioni di manutenzione e riparazione, che, secondo l’Istat, è stata del 4%, e quella dei ricambi e degli accessori, che sempre secondo l’Istat è stata del 2,9%. Un altro elemento che ha spinto verso l’alto la spesa complessiva per la manutenzione è stato poi l’aumento del parco circolante che, rispetto al 2006, è cresciuto dello 0,83%. Vi sono inoltre da considerare anche fattori tecnologici che hanno reso la manutenzione più costosa. I guasti delle vetture, ad esempio, da qualche anno a questa parte sono sempre più legati alle componenti elettroniche, e ciò rende molto più complessa l’attività di riparazione.

A fronte dei fattori che abbiamo citato e che hanno determinato una crescita della spesa per l’assistenza ve ne sono però anche altri che hanno operato in senso opposto. Proprio lo sviluppo tecnologico e il crescente impiego dell’elettronica nelle automobili hanno, ad esempio, contribuito sensibilmente ad accrescere l’affidabilità delle auto, e quindi a renderle meno soggette a guasti ed inconvenienti tecnici. In questo modo si è favorita la riduzione degli interventi di manutenzione, con effetti di diminuzione della spesa per l’assistenza. Accanto a questo occorre tenere conto di altri importanti fattori che hanno concorso a far diminuire l’entità della spesa per manutenzione e riparazioni, tra i quali l’ aumento del periodo di garanzia offerto dalle case automobilistiche e l’allungamento degli intervalli di assistenza programmata. Per il 2007 la somma algebrica dei fattori che fanno lievitare la spesa per l’assistenza e di quelli che invece la contengono ha portato, comunque, alla crescita della spesa del 4,47% di cui si è detto. Secondo l’Osservatorio Autopromotec è assai probabile che nei prossimi anni la spesa per la manutenzione continui a crescere, data l’esigenza di sottoporre gli autoveicoli a controlli sempre più rigorosi per renderli compatibili con standard sull’inquinamento e sulla sicurezza che saranno auspicabilmente sempre più rigorosi.