Interrogazione al ministro dell’Interno Maroni dei senatori Giuliano Barbolini e Mariangela Bastico
sui tagli alle risorse per sicurezza e ordine pubblico previsti dal maxiemendamento del governo.
Al Ministro dell’interno
Premesso che,
il decreto legge 25 giugno 2008, n.112, riguardante la manovra correttiva del bilancio dello Stato per il triennio 2009-2011, prevede un drastico taglio di risorse finanziarie destinate al comparto della sicurezza e dell’ordine pubblico, pari a complessivi di 3,2 miliardi di euro;
il Parlamento è impegnato in questi giorni anche nella discussione ed approvazione del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica unitamente ad altri 5 provvedimenti, costituiti da tre decreti legislativi e due disegni di legge, la cui efficacia complessiva dipende proprio dallo stanziamento di risorse finanziarie aggiuntive per il comparto della sicurezza;
il personale impiegato nei corpi della polizia di Stato, dei carabinieri, delle guardie penitenziarie e forestali, della Guardia di finanza, alla luce delle misure contenute nel richiamato decreto legge n. 112 del 2008, si è già mobilitato per denunciare le gravi conseguenze che rischiano di avere i pesantissimi tagli a carico della sicurezza e dell’ordine pubblico;
secondo le rappresentanze sindacali dei suddetti lavoratori, la riduzione delle risorse è tale da impedire ai vari corpi di polizia l’acquisto di autovetture, mezzi e strumenti necessari allo svolgimento dei compiti loro assegnati, di migliorare le capacità di prevenzione e contrasto del crimine attraverso l’addestramento, la frequenza di corsi di formazione ed, infine, di procedere all’ordinaria manutenzione degli uffici e delle infrastrutture in dotazione;
in un documento firmato da tutte le sigle sindacali dei suddetti corpi di polizia, viene sottolineato che la riduzione delle risorse andrà ad incidere pesantemente anche sul personale attualmente in organico, con una prevista riduzione, nel triennio 2009-2011, di circa 40 mila lavoratori, di cui una parte consistente impegnata nei servizi operativi e nel pattugliamento del territorio;
a fronte dei richiamati tagli, il ministro dell’Economia e delle finanze ha previsto lo stanziamento di appena 300 milioni per la sicurezza e l’ordine pubblico, di cui 200 milioni di euro destinati a tutto il territorio nazionale e 100 milioni di euro per le specifiche esigenze delle grandi aree urbane;
rilevato che, in una recente nota diffusa dai Comitati di cittadini e dalle associazioni economiche della città e della provincia di Modena, sostenuta anche dai vari livelli istituzionali di riferimento sul territorio, è stato sollecitato il rafforzamento delle dotazioni organiche delle forze di polizia operanti sul territorio e l’adozione di nuove ed ulteriori misure volte a garantire un più efficace contrasto ai problemi di criminalità e di sicurezza pubblica;
nei giorni scorsi il Sindaco di Modena ha richiamato l’attenzione sulla gravissima situazione in cui versa il comparto delle forze di pubblica sicurezza operanti nella città, le quali a fronte delle 25 unità aggiuntive che erano state previste nel luglio del 2007 in base al Patto per la sicurezza siglato dal Comune di Modena e il Ministero dell’interno, si troveranno nei prossimi tre anni con 50 agenti in meno in organico, con un passivo totale di 75 unità;
constatato che, attualmente, ai vari corpi di polizia operanti nella città di Modena e provincia sono stati assegnati, in sostituzione degli agenti trasferiti o pensionati, soltanto 5 unità alla Guardia di Finanza, 10 ai Carabinieri e 10 alla Polizia di Stato;
il Centro di Permanenza Temporanea di Modena, che dovrebbe funzionare con dotazione organica propria e “aggiuntiva”, utilizza invece 20 agenti in organico alle forze di polizia che sono così sottratti a funzioni di ordine pubblico per il controllo del territorio;
tenuto conto che i previsti tagli alle risorse e al personale mettono a serio rischio l’efficacia complessiva dell’azione delle forze dell’ordine impegnate a contrastare la criminalità nella città e nella provincia di Modena, con riflessi negativi sul senso di sicurezza della comunità locale.
Si chiede di sapere dal Ministro se intenda attivarsi, entro brevi termini e comunque prima della conversione in legge n. 112 del 2008, per rimuovere integralmente i tagli alle risorse finanziarie previsti, per il triennio 2009-2011, a carico del comparto della sicurezza e dell’ordine pubblico;
se ritenga opportuno, alla luce delle istanze avanzate dai Comitati di cittadini, dalle associazioni economiche, dalle rappresentanze istituzionali e dal Sindaco della città di Modena, istituire un tavolo di confronto con le realtà locali per esaminare la reale situazione esistente e per definire tempi e modalità per il rafforzamento degli organi preposti alla vigilanza e alla pubblica sicurezza nella città, anche allo scopo di corrispondere agli impegni già assunti in tal senso dal Ministero dell’interno.
Barbolini
Bastico