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16mila chiamate per la Polizia Municipale modenese nel 2007

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“Nel 2007 la sala operativa della Polizia Municipale di Modena ha ricevuto quasi 16.000 chiamate, per i più svariati motivi. Queste, classificate in base all’urgenza, hanno sempre trovato risposta nei tempi consentiti dalla forza operativa disponibile e con le modalità necessarie per la tipologia dell’intervento richiesto. La sala operativa è collegata alle sale operative di carabinieri e questura, con i quali esistono costanti scambi di comunicazioni e richieste reciproche di intervento per gli eventi segnalati sul territorio. Siamo perciò di fronte ad una capacita operativa e di risposta molto elevata che le nuove tecnologie introdotte stanno ulteriormente migliorando”.

Così l’assessore alla Polizia Municipale del Comune di Modena Gualtiero Monticelli ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione di Dante Mazzi (Fi-Pdl) sul tema “Maggiore efficienza e rapidità per comunicare le emergenze alla Polizia municipale”.
Dante Mazzi ha affermato: “in caso di necessità è fondamentale che i cittadini possano comunicare tempestivamente con la Polizia Municipale. Per contatti, i cittadini possono telefonare al centralino del Comando o agli agenti del Nucleo di prossimità dotati di telefono cellulare, oppure utilizzare le colonnine Beghelli per la richiesta di soccorso. Il centralino del Comando non è idoneo a gestire con la dovuta urgenza le chiamate di emergenza. Non tutti e quattro i telefoni cellulari a disposizione del Nucleo di prossimità sono collegati durante l’orario di servizio. Le colonnine Beghelli per la richiesta di soccorso sono in numero insufficiente e scarsamente visibili. Vorrei sapere come mai anche le chiamate di emergenza alla Polizia municipale sono gestite tramite il centralino del Comando con le modalità tipiche dei call center aziendali. A mio avviso sarebbe opportuno gestire le chiamate di emergenza con un numero diretto, facilmente memorizzabile e possibilmente gratuito. Vorrei inoltre sapere come mai i cellulari non sono tutti collegati durante l’orario di servizio, come sono pubblicizzati questi numeri di telefono cellulare, dove sono e quante sono le colonnine Beghelli e se non potrebbero essere collocate anche in altri punti della città”.
L’assessore Monticelli ha precisato che “la Polizia Municipale di Modena è contattabile dalle 7 di mattina alle 3 di notte attraverso un numero breve, facilmente memorizzabile, il 20314. A questo numero, un risponditore automatico invita a digitare il numero 1, che rinvia alla sala operativa per le chiamate di emergenza, mentre per le chiamate normali il centralinista risponde subito dopo. Al centralino sono di turno da uno a tre operatori. Il numero di chiamate che giungono è naturalmente molto variabile: ad esempio, nei primi giorni di entrata in vigore dei provvedimenti sulle targhe alterne si sono registrate anche più di 20 chiamate contemporanee, con le tre linee telefoniche operanti a tempo pieno. Oltre alle richieste telefoniche dei cittadini, passano dal centralino anche segnalazioni e richieste di intervento provenienti dall’Ufficio relazioni col pubblico, dagli altri servizi comunali, dalle altre forze dell’ordine, da altri enti, e così via. Naturalmente – ha precisato l’assessore – si fa tutto ciò che è possibile per evadere immediatamente le richieste pervenute. Il potenziamento del contact center e le nuove tecnologie della sala operativa hanno consentito di velocizzare risposte e interventi. Un discorso diverso si deve fare per la polizia di prossimità, la quale ha a disposizione un cellulare per ogni quartiere, attivo negli orari di servizio, che non serve per le emergenze. Le colonnine Beghelli, installate diversi anni fa in alcuni luoghi intensamente frequentati, sono servite come rassicurazione per la cittadinanza e possibilità di contatto diretto con la Polizia Municipale. Oggi la videosorveglianza, la diffusione dei telefoni cellulari e forse anche il cambio di abitudini hanno ridotto di molto l’utilizzo delle colonnine. Il numero unico, nazionale o regionale, per la Polizia Municipale è un ipotesi presa in esame ma non attualmente percorribile. La polizia municipale ha competenza unicamente sul territorio del comune in cui opera e non esiste una tecnologia per selezionare a monte il comune di provenienza della chiamata che, oltretutto, non è detto che coincida con il comune nel quale si richiede l’intervento. Vorrei però farle notare – ha concluso Monticelli – che le sue osservazioni danno l’impressione di disegnare una Polizia Municipale con funzioni prioritarie di pubblica sicurezza, cosa che le norme non prevedono. Si tratta infatti di una polizia amministrativa, mentre le sue funzioni di pubblica sicurezza sono ausiliarie e avvengono nell’ambito di interventi programmati di concerto con le altre Forze di Polizia. In ogni caso, la particolare qualificazione del corpo di Polizia Municipale di Modena consente di operare con efficacia su tutte le questioni che creano disagio o allarme sociale, cosa che il corpo ha fatto e continuerà a fare, con sempre maggiore efficienza e professionalità. Per le emergenze sanitarie c’è il 118, mentre per i reati ed i fatti riguardanti la pubblica sicurezza esistono il 112 e il 113. Ci auguriamo che i tagli alle forze dell’ordine nazionali, previsti dal Governo, non pregiudichino la loro efficienza a Modena”.
Mazzi ha replicato: “quello che ho suggerito è un numero diretto, non un numero unico. Anche quando si chiama per le emergenze non vengono soddisfatte con urgenza. Questo servizio dei cellulari è stato pubblicizzato ma in sostanza non funziona. Per le colonnine, poi, lo spreco di denaro è terribile. Il numero, poi, dovrebbe essere gratuito: non si può stare per uno o due minuti ad ascoltare Whitney Huston”.