E’ con una riflessione sull’amore, il più classico dei temi letterari, che si apre la serata odierna di “Oltre i Giardini”. Per chi ha voglia di una storia d’amore, per chi come Proust crede che ”siamo destinati ad amare solo gli esseri di fuga”, il libro consigliato è ‘La zona cieca’ di Chiara Gamberale (Bompiani).
Con questo romanzo la Gamberale è stata selezionata all’interno della cinquina dei finalisti che si contendono il Premio Campiello. Il vincitore assoluto del Premio sarà scelto da una giuria di 300 lettori e proclamato il 30 agosto nel corso di una cerimonia al Teatro La Fenice di Venezia.
Il pubblico può incontrare l’autrice a partire dalle 19.30 e conoscere i retroscena del suo ultimo romanzo. Romana, trent’anni e già tre romanzi alle spalle, autrice e conduttrice televisiva, Chiara Gamberale è tutte le mattine in onda su Radio 24 con una rubrica per cuori infranti o ancora da spezzare. La zona cieca del titolo è tutto quello che gli altri colgono di noi ma che a noi sfugge: è questa la premessa di una storia d’amore dai ritmi serrati, fatta di bugie e di tradimenti.
Si prosegue alle 20.30 con Marco Baliani, attore di teatro, di cinema e scrittore, che presenta il suo libro “La metà di Sophia”. Si tratta di una raccolta di racconti edita da Rizzoli, che prende il titolo da un’enorme statua di Sophia Loren costruita da uno scultore polacco sull’Isola Sacra, vicino a Fiumicino, di cui si è conservata solo la parte inferiore. La parte superiore è oggetto di culto da parte di un gruppo di albanesi. Baliani racconta di questa e di altre storie bizzarre e un po’ inquietanti, ma con parti profondamente vere.
Alle 20.30 è ancora Marco Baliani a intrattenere il pubblico con lo spettacolo teatrale “Kohlhaas” tratto dal romanzo “Michael Kohlhaas” di Heinrich von Kleist. “Tanti anni fa in terra di Germania viveva un uomo a nome Michele Kohlhaas. Era allevatore di cavalli e come lui lo erano stati il padre e il nonno…”. Comincia così l’affascinante racconto di Baliani, solo sulla scena, seduto in una sedia, vestito di nero. Per circa 90 minuti, incanta un pubblico di ogni età, narrando la storia realmente accaduta, nella Germania del 1500, di un mercante di cavalli, vittima della corruzione dominante della giustizia statale. La spirale di violenza generata dal sopruso subito dal protagonista offre lo spunto per una riflessione sulla questione della giustizia e sulle conseguenze morali che la reazione dell’individuo all’ingiustizia può comportare.
Per i bambini, sempre alle 18.30, l’appuntamento è con “Il Ragazzo Porcospino”, a cura del Teatro dei Fauni di Locarno. Gianni, metà ragazzo e metà porcospino, è emarginato perché diverso nell’aspetto, nel linguaggio e nel suo comportamento introverso e selvatico. Tratto da una fiaba dei Grimm sulla diversità, lo spettacolo porta in scena grandi pupazzi, attori e musica dal vivo.
Tutti gli eventi della rassegna sono gratuiti.
Infoline: Comune di Modena, tel. 059/2032793.