E’ da 2000 anni la regina del commercio e dei mercati: versatile, robusta, facilmente trasportabile la stadera ha ora anche un trattato che ne racconta la storia. “Stadere/Steelyards”, a cura di Lia Apparuti e Giulia Luppi, viene presentato in un luogo quanto mai consono, il Museo della Bilancia di Campogalliano, giovedì 24 luglio alle ore 21.
Strumento nato per pesare piccole masse, si è raffinato nel corso del tempo, arricchendosi di dettagli preziosi come pesi che raffigurano divinità e animali anche in materiale pregiato. La stadera ha accompagnato nel corso dei secoli l’evoluzione del mercato, con umile sforzo, e il volume è un omaggio alla sua storia. Il libro si compone di una vasta parte di schede catalografiche delle stadere conservate nella collezione del Museo della Bilancia e di cinque saggi, tradotti anche in inglese, che esaminano la stadera da diversi punti di vista, dalla sua origine alla sua diffusione, dalle rappresentazioni iconografiche al riutilizzo di elementi estranei (come ad esempio pomi di spade) come contrappesi, per concludere con uno studio sull’uso del termine, sulle tecniche di costruzione e sulla corporazione modenese dei fabbri. Una monografia completa, dunque, che può appassionare cultori di storia e di fisica, collezionisti e amanti della tecnologia. Dalla Bibbia ad Archimede, da Messer Giovanni della Casa ad Italo Calvino, sono tante le citazioni di questo semplice strumento che ha accompagnato come pochi altri la storia dell’umanità, svolgendo un compito allo stesso tempo semplice e fondamentale.
Stadere/Steelyards, 2008, Campogalliano, Museo della Bilancia-Libra 93, 270 immagini a colori, pp.336, ISBN 88-86143-22-2, con saggi ed abstract delle schede in lingua inglese, 45 €. Testi di Aimé Pommier, Grete Stefani, Paolo Pinti, Mario Troso, Graziella Martinelli Braglia, Achille Lodovisi.
Per informazioni: Museo della Bilancia – Via Garibaldi 34 a – 41011 Campogalliano (Mo)
Tel. 059.527133 – Museo della Bilancia.