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‘Armonie’: giovedì 17 in San Giuseppe a Fanano

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Nuovo appuntamento con la rassegna “Armonie tra musica e architetture” nella chiesa di San Giuseppe a Fanano, giovedì 17 luglio. Protagonisti la flautista Comaci Boschi e l’organista Stefano Pellini che eseguiranno musiche di compositori a cavallo tra il ‘600 e il ‘700. Il concerto inizia alle 21. L’ingresso è libero.


“Armonie”, la rassegna di concerti nelle chiese del territorio modenese, è promossa dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”.
Il concerto si apre con la “Toccata” di Pasquini per proseguire con la “Sonata in do per flauto” di Bach, la “Fuga in fa” di Haendel, “Adagio in do” di Mozart, “Due sonate” di Lucchesi e la “Marcia” di Padre Davide da Bergamo. La serata si conclude con il “Concerto per l’ottavino” di Vivaldi.

Comaci Boschi, emiliana, si è diplomata in Flauto al conservatorio Nicolini di Piacenza. È membro del quartetto di flauti “Elaine Shaffer” e attualmente è iscritta al 2° anno del biennio accademico di secondo livello del corso di flauto) all’Istituto “Vecchi-Tonelli” di Modena.
Stefano Pellini, modenese, si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio statale di musica di Mantova, e si è laureato con lode in Discipline musicali. Svolge un’intensa attività di concertista in veste di solista o in formazioni in Italia, Europa e Giappone. È docente di organo all’Istituto di Musica Ssacra dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola; dal 2007, è docente di Organo e Composizione organistica al Liceo musicale “Masini” di Forlì.

La chiesa di San Giuseppe è stata fondata nel 1519 dal conte Ottonello Ottonelli di Fanano, insieme al convento degli Scolopi e alle scuole annesse. Il complesso fu per due secoli, fino alla soppressione decisa in epoca napoleonica, un importantissimo centro non solo spirituale ma anche di formazione per la gioventù.
L’organo, costruito da Ottavio Tortona nel 1687, è uno degli strumenti più antichi del territorio. Restaurato da Marco Fratti nel 1990 è stato sottoposto a un ulteriore revisione dallo stesso organaro lo scorso anno in occasione dei lavori che hanno interessato l’intero complesso della chiesa.