Il rogo doloso che ha distrutto due veicoli di un imprenditore edile residente a Castelfranco Emilia determina ancora una volta inquietudine. Si tratta di un fatto, analogo ad altri che con preoccupante frequenza si sono verificati negli ultimi mesi nella nostra provincia, che per le modalità utilizzate richiama la presenza della criminalità organizzata.
È urgente, quindi, focalizzare l’attenzione sulle effettive dimensioni del fenomeno e sui settori economici più a rischio. Questa indispensabile attività investigativa spetta sicuramente alle forze dell’ordine, che continuano ad operare in una situazione ormai cronica di carenza di organici e di risorse. Un ruolo attivo e di collaborazione concreta lo può però svolgere anche il mondo associativo e delle istituzioni politiche ed economiche, che devono avere uno stretto rapporto con l’attività investigativa in atto.
Una delle caratteristiche positive della realtà modenese è data dalla forte rappresentanza sociale del mondo delle PMI, con una ramificazione ed una conoscenza del territorio unica ed invidiabile. Un patrimonio di conoscenze che può e deve essere messo a disposizione dell’attività inquirente per una ricognizione ed una mappatura più esatta dell’economia modenese in tutte le sue articolazioni.
Confesercenti aggiunge che, accanto all’episodio gravissimo della scorsa notte, si sta registrando in quella zona anche un incremento di fenomeni legati alla microcriminalità. “L’associazione chiede perciò all’amministrazione comunale uno sforzo ulteriore a tutela della sicurezza dei cittadini ed in particolare dei commercianti, tra i più esposti ai reati predatori” sottolinea Silvio Anderlini, direttore di Confesercenti Castelfranco.