Siamo contrari ad ogni forma di educazione parallela. L’unica scuola che i ragazzi che vivono in Italia devono frequentare è quella italiana. Nessun ghetto culturale, nessuna zona franca deve essere legittimata sul nostro territorio
Il vice sindaco Bonettini sembra rendersi conto solo ora del problema. Dobbiamo dedurre che per l’amministrazione è emersa solo ora la necessità di controlli e verifiche? Non si può legittimare nessun nuovo progetto senza sapere che cosa si nasconde dietro quelli vecchi, non ci si può nascondere dietro le parole, dicendo che la moschea non esiste, quando è lo stesso responsabile della consulta degli immigrati ad affermare che gli islamici, al centro, si radunano per pregare. L’arte della dissimulazione. Di fatto il centro Islamico è anche automaticamente una moschea in quanto luogo di culto e di preghiera.
Non c’è differenza per loro. Senza trasparenza e senza controlli non ci può nemmeno parlare di nuove moschea. Su quali basi e per quali ragioni l’Amministrazione comunale dovrebbe autorizzare la realizzazione di una moschea senza garanzia di chi la costruirà, la gestirà e con quali finanziamenti?
Sulle moschee esistenti, è necessaria inoltre una svolta radicale che tenga conto dei rischi che si possono celare dietro questi luoghi di culto. Servono garanzie e controlli su chi le gestisce e massima trasparenza sui finanziamenti che in entrata ed in uscita vi transitano. La presenza sul territorio nazionale di cellule di immigrati islamici legati ad organizzazioni terroristiche e ai finanziamenti alle moschee è una realtà confermata a più riprese dalle relazioni dei servizi segreti. Noi continueremo ad opporci alla politica pro-islamica ed anti-italiana, dei diritti senza doveri, portata avanti dalla Giunta Pattuzzi. In consiglio comunale non faremo sconti.
(Claudia Severi – PDL)