Alberto Sordi, ovvero: storia di un italiano. L’attore, il “feticcio”, l’icona. La faccia simbolo che meglio di ogni altra ha incarnato – quasi sempre in forma di commedia – i cinquant’anni cruciali della storia del nostro Paese. Dai tempi difficili del primo dopoguerra, coi suoi fanciulleschi sogni filo-americani, ai furori vitalistici degli anni Sessanta; dal provincialismo un po’ malinconico e un po’ bieco dei “vitelloni” post-bellici, allo sfolgorìo dei nuovi miti in veste tecnologica – l’Italia delle Seicento e della Tv.
E ancora le paure profonde degli anni in cui il cielo si colorava di piombo, la livida frustrazione dei borghesi piccoli piccoli. Insomma la quintessenza dell’italiota medio, con le sue (poche) pubbliche virtù (Una vita difficile), e i tanti vizi privati (Il boom; Il vedovo). Se è vero che il personaggio Sordi è tutto iscritto nel suo volto, nella voce, nel passo sublime e gigionesco, bisognerà ammettere che una parte non proprio trascurabile nella costruzione dell’icona dell’Albertone nazionale ce l’ha la musica. E la musica che ha accompagnato tutti i film della migliore stagione di Sordi ha un nome e cognome precisi: quelli del fido Piero Piccioni.
E’ a lui – al talento geniale di questo musicista che, a detta di molti, poteva essere un grande jazzista o un virtuoso del pianoforte o un serio compositore di musica colta, e che invece fu “solo” un autore di colonne sonore di commedie all’italiana – che è dedicata la terza serata del Festival OST edizione 2008 in programma a Reggio Emilia mercoledì 16 luglio, alle ore 21.30, in piazza Parmpolini (ingresso gratuito. In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al Palasport “G. Bigi”). Il festival OST è promosso dal Comune di Reggio Emilia, per la direzione artistica di Alessandro Di Nuzzo, con il contributo della Provincia di Reggio Emilia e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sponsor Grasselli spa e Cariparma Crèdit Agricole.
The Alberto Sordi Jazz & Lounge Night: questo è il titolo dell’evento, che come sempre nelle serate di OST vedrà il linguaggio della musica fondersi con quello delle immagini. Protagonista uno dei gruppi più giovani e allo stesso tempo più titolati della feconda scena jazz italiana, noti anche per essere gli inseparabili musicisti che accompagnano la
voce più cool del momento, quella di Mario Biondi: gli High Five Quintet, ovvero Fabrizio Bosso, Daniele Scannapieco, Luca Mannutza, Luca Cingaglini, Lorenzo Tucci, coadiuvati da Lorenzo Tittarelli al sax. Convinti che fra le marcette, le rumbe e le melodie apparentemente leggere scritte da Piccioni per i film di Sordi (alcune delle quali celeberrime, come il samba “Rugido do leao”, già sigla del fortunato programma “Storia di un italiano”, o l’impagabile tema de “Il medico della mutua”) si celi una trama musicale tutt’altro che dozzinale, anzi ricca di raffinatezze formali e timbriche, gli High Five, grazie agli arrangiamenti originali dello stesso Mannutza, vogliono riportare i temi di Piccioni alla loro radice schiettamente jazzistica. E allo stesso tempo dimostrare che parole come “lounge” o “cocktail music”, generi fra i più trendy di questi ultimi anni, hanno in Piero Piccioni e nel suo inconfondibile “sound” uno dei capostipiti indiscutibili, se non proprio il maestro non ancora riconosciuto.
Un taglio “giovane”, dunque, quello della serata dedicata ad Alberto Sordi: che sarà confermato dalla presenza, alla regìa delle immagini che accompagneranno il concerto, dei giovani videomakers del Laboratorio Godot. I “creativi” del Godot non si limiteranno, infatti, ad un montaggio di spezzoni di film dell’Albertone nazionale, ma daranno vita ad un vero e proprio “Vee-Jay set”: ovvero ad una performance dal vivo, in cui le immagini interagiranno con la musica seguendone i percorsi di improvvisazione, gli assoli, gli scarti imprevisti.
Ost prosegue domenica 20 luglio con Gino Paoli e Danilo Rea insieme sul palco di Piazza Prampolini per un evento che si preannuncia unico ed eccezionale. “Cinema Songs – Canzoni nel cinema”, si intitola la serata di Paoli e Rea. Accompagnati da un ensemble – Marco Tamburini, Marcello Siringano, Franco Testa, Ellade Bandini – e dalla splendida , duttilissima voce di Diana Torto, i due artisti daranno vita ad un viaggio musicale inedito ed emozionante, alla riscoperta delle grandi melodie legate al cinema di ieri e di oggi.
OST è realizzato con la collaborazione della Cineteca di Bologna, della Regione Emilia Romagna, della Fondazione Nazionale della Danza-Aterballetto e dell’Ater-Associazione Teatri Emilia Romagna. Sponsor tecnici Tecnograf e ProMusic.