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Modena: natura e design stasera ad ‘Oltre i Giardini’

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“Non è facile avere un bel giardino: è difficile come governare un regno”, scriveva Hermann Hesse. E’ il giardino il filo conduttore della serata di sabato di “Oltre i Giardini”: in una società in cui è sempre minore lo spazio dedicato al verde, il giardino, se valorizzato nel modo giusto, può diventare una piccola oasi.


Questa sera alle 19.30 all’Orto Botanico di Modena si riuniscono paesaggisti, architetti, botanici, giornalisti per confrontarsi su questo tema. L’Università di Modena e Reggio Emilia è coinvolta attivamente nell’organizzazione di questo evento, così come per tutti quelli che si svolgono presso l’Orto Botanico.
I paesaggisti francesi Marc Pouzol e Véronique Faucheur invitano il pubblico presente a scoprire il mondo dei giardini progettati dall’atelier berlinese “Le balto” di cui sono i fondatori. L’atelier crea spazi concepiti per essere vissuti con tutti i sensi, che invitano al movimento e alla contemplazione, che incitano all’azione e alla riflessione. Nel corso dell’incontro viene presentata la loro monografia “Archipel, l’arte di fare i giardini” che illustra il modo particolare con cui i Le balto procedono nelle differenti fasi del loro lavoro: dal sopralluogo iniziale, attraverso il progetto, fino alla costruzione e alla realizzazione del giardino. L’obiettivo principale dei due paesaggisti è modificare la percezione di certi luoghi urbani dimenticati, trasformandoli in giardini belli e accessibili al pubblico. Interviene anche Michela Pasquali, paesaggista e botanica, che parla invece di giardini spontanei, creati nelle aree abbandonate in ambienti urbani degradati; è autrice di “Guerrilla gardens. Giardini a Manhattan” (Bollati Boringhieri) dove accompagna il lettore in un singolare viaggio attraverso i numerosi giardini nati nelle aree abbandonate di Loisaida, un piccolo quartiere di Manhattan nato per accogliere le grandi ondate di immigrati e da sempre molto attivo culturalmente. Qui i giardini, creati grazie all’iniziativa della comunità locale a partire dagli anni settanta, sono uno dei casi più interessanti di un inedito e prezioso patrimonio di verde urbano nascosto.

Nel corso di questa “tavola rotonda” Lucia Valerio, redattrice di VilleGiardini e la paesaggista Patrizia Pozzi presentano il libro “Landscape design” (Electa): il volume racconta cosa accade oggi nel panorama dell’architettura di paesaggio, dal singolo arredo per esterni fino all’intervento paesaggistico su larga scala. Il libro, curato proprio da Lucia Valerio, rivela una realtà “made in Italy” fortemente innovativa e allo stesso tempo profondamente ancorata alle nostre tradizioni.
Con lo spettacolo teatrale “Variazioni sul giardino” alle 20.30 l’attrice/giardiniera Lorenza Zambon accompagna gli spettatori in un “viaggio alla scoperta di un pezzo di terra” analizzando il dialogo millenario tra gli uomini e le piante, i miti ancestrali, le leggende, la letteratura, a cui si intreccia l’esperienza intima e personale. Lo spettacolo è strutturato come un vero e proprio itinerario che il pubblico è chiamato a percorrere attraverso tre diversi “giardini”. La musica che accompagna lo spettacolo dal vivo è di Giuseppe Malfatto.
L’ultimo appuntamento della serata, alle 21.30, è quello con la proiezione di “Biutiful countri”, il film documentario di Esmeralda Calabria, Peppe Ruggiero e Andrea D’Ambrosio che dà voce a storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio. Allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina, un educatore che lotta contro i crimini ambientali, contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche: siamo in Italia, nella regione Campania, dove sono presenti 1200 discariche abusive di rifiuti tossici; sullo sfondo una camorra dai colletti bianchi, imprenditoria deviata ed istituzioni colluse, raccontata da un magistrato che svela i meccanismi di un’attività violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo, di qualsiasi altro fenomeno criminale.
Anche per i più piccoli l’appuntamento delle 18.30 è all’insegna della natura, con il laboratorio di Fun Science “Accudisci la terra”: un percorso a tappe per imparare l’importanza dell’acqua come fonte primaria e per capire che un rubinetto che perde può determinare lo spreco di moltissima acqua in poco tempo. Ai bambini viene simulato lo spreco dell’acqua e si crea insieme un modello di falda acquifera, si ricrea una frana, si mostra loro il ruolo delle radici e l’assorbimento dell’acqua con un esperimento chimico.