“Il senso dell’allarme climatico è questo. L’emergenza di una scarsità assoluta che si credeva confinata in un futuro indistinguibile è lì, di fronte a noi”. Con queste parole Giorgio Ruffolo ha recentemente commentato il problema ambientale e con altrettanta schiettezza parlerà al pubblico di “Oltre i Giardini” nel corso della serata di oggi, venerdì 4 luglio.
Gli appuntamenti di oggi si aprono alle 18.00 presso l’Orto Botanico con una piccola conferenza della Vegetable Orchestra, una band non convenzionale, fondata a Vienna nel 1998 e composta da nove musicisti che suonano esclusivamente…verdure!
Alle 19.30 si parla di “Sviluppo sostenibile o decrescita serena?” con il Presidente di Hera Modena Vanni Bulgarelli, l’economista Giorgio Ruffolo (ministro dell’Ambiente dal 1987 al 1992) e Serge Latouche, professore all’Università di Parigi Sud, saggista, filosofo e antropologo, nonché fondatore della teoria economico-politica della decrescita. Il termine “decrescita” suona come una scommessa o una provocazione, nonostante la generale consapevolezza dell’incompatibilità di una crescita infinita in un pianeta dalle risorse limitate. Proprio di questo si parla nel corso della serata, della necessità di un cambiamento radicale. In particolare Latouche sostiene che la scelta volontaria di una società che decresce è una scommessa che vale la pena tentare per evitare un contraccolpo brutale e drammatico.
Alle 20.30 si passa dal confronto alla rappresentazione scenica con “Il Giardino Segreto”, uno spettacolo teatrale creato da due artigiane del giardino e dell’arte: Pia Pera, esperta di giardini, scrittrice e collaboratrice di molte riviste a tematica ambientale e Lorenza Zambon, attrice-giardiniera, figura centrale del “teatro e natura” in Italia portano in scena l’omonimo romanzo, con musiche eseguite dal vivo da Gianpiero Malfatto.
Alle 21.30 musica e natura trionfano con il concerto della Vegetable Orchestra, che usa per le esibizioni esclusivamente strumenti musicali realizzati con verdure. Cetrioli, lattuga, patate, radicchio, peperoni, melanzane e zucche si trasformano in curiosi strumenti per eseguire composizioni che vanno dalla musica tradizionale africana alla musica classica europea, fino ad arrivare a sperimentazioni elettroniche. Il suono delle verdure, affiancato talvolta da quello di utensili da cucina, è del tutto innovativo e produce un effetto inaspettato anche grazie alle tecniche di amplificazione messe a punto dall’orchestra. La preparazione di ogni concerto inizia la mattina tra i banchi del mercato, perché gli ortaggi e le verdure devono essere sempre freschissimi; successivamente vengono svuotate, intagliate, assemblate per ottenere gli strumenti che sono utilizzati per la performance. Ampio ed eterogeneo il loro repertorio, che spazia da Kraftwerk a Cage fino alla marcia di Radetzky.
E’ previsto anche un appuntamento dedicato ai più piccoli: alle 18.30 i ragazzi vengono coinvolti nel laboratorio “Ri-belli”, a cura di Fun Science. Un’esperienza che permette di prendere coscienza dell’enorme quantità di rifiuti generati da ognuno di noi e di come separarli, riciclarli, creare del compost e proteggere l’ambiente.
Tutti gli appuntamenti della rassegna sono gratuiti.
Infoline: Comune di Modena, tel.059/2032793.