Nel periodo estivo aumenta il rischio di incendi boschivi e alla vigilia del periodo considerato di massima allerta (luglio e agosto) la Provincia ha messo in campo un ulteriore strumento di prevenzione, il Piano di emergenza provinciale, che costituisce una risposta unitaria e coordinata del sistema locale di Protezione Civile a questo rischio.
Il Piano in questione, oltre a contenere dati e cartografia, fa una ricognizione di tutte le strutture operative disponbili sul territorio in termini sia di uomini, sia di mezzi e individua nel Protocollo d’intesa operativo i compiti e le funzioni di ciascuna forza in campo: Corpo forestale dello stato, Vigili del fuoco, squadre di pronto intervento dei volontari anti-incendio bosschivo della Protezione civile, Prefettura, Comuni e Sala operativa regionale.
Il Piano è il frutto di un lavoro di forte concertazione, svoltosi nei mesi scorsi, tra tutti questi attori, quindi da tutti riconosciuto come la base informativa e organizzativa per affrontare con ordine ed efficacia eventuali emergenze nel periodo estivo. Il Piano è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Provinciale, mentre il protocollo che lo rende operativo è stato siglato questa mattina in Provincia, alla presenza dell’assessore alla Protezione civile Luciano Gobbi e del Prefetto di Reggio Emilia Bruno Pezzuto.
Occorre ricordare che da diversi anni la Regione, di concerto con la Provincia e gli altri enti competenti, predispone un capillare programma di controllo territoriale per prevenire il fenomeno degli incendi.
In particolare, sul nostro territorio, la Provincia e il coordinamento del volontariato di Protezione Civile attua da anni una presenza sul territorio, con punti di avvistamento fissi e mobili utilizzando oltre 80 volontari opportunamente formati ed equipaggiati che, suddivisi in 8/9 squadre operative, vigilano sui nostri boschi h24 nei mesi di luglio e agosto.
“Una task force coesa e organizzata – spiega l’assessore alla Protezione Civile Luciano Gobbi – capace quindi di operare sul territorio reggiano, ma anche all’occorrenza nelle province limitrofe e che ogni anno partecipa con propri uomini e mezzi a operazioni di soccorso anti-incendio in Sardegna e Sicilia”.
La superficie investita da incendi è diminuita nel tempo. Anche grazie a questa capillare azione di prevenzione e sorveglianza La superficie investita da incendi sul territorio della provincia è diminuita nel tempo in modo consistente. Infatti, se nel 1991 si sono registrati 22 ettari di superficie investita da incendio, con picchi anche di 63 ettari ad esempio nel 1993, oggi si registrano pochissimi ettari percorsi dal fuoco, ad esempio solo 5 ettari di bosco nel 2006, nonostante l’anno sia stato particolarmente caldo e siccitoso.
“Il nostro territorio provinciale non presenta caratteristiche di forte propensione agli incendi, poichè inserito in ambiente fitoclimatico sufficientemente fresco e umido – precisa infine l’assessore provinciale alla Protezione Civile Luciano Gobbi – tuttavia la presenza antropica e la fitta rete di infrastrutture aumentano il rischio di incendi, soprattutto in periodi di scarsa o assente piovosità”.
Consigli utili per la tutela dei boschi dagli incendi
E’ assicurato il servizio di reperibilità h24 per chiunque – popolazione, personale pubblico, volontari, ecc. – avvisti personalmente o riceva segnalazione di un incendio boschivo e ne dia immediata comunicazione al Corpo Forestale dello Stato chiamando il 1515, ai Vigili del fuoco chiamando il 115 oppure al numero verde 800841051.
Qualsiasi operazione di abbruciamento (stoppie, infestanti a scopo pulizia) e di accensione fuochi all’aperto per qualsiasi uso, è vietata a meno di 100 metri dal limite del bosco, dai terreni pascolivi, ed a meno di 200 metri durante i periodi di grave pericolosità per gli incendi boschivi (luglio e agosto).
E’ permesso l’abbruciamento controllato del materiale di risulta dei lavori forestali, avvertendo il locale comando di stazione forestale entro le precedenti 48 ore, in assenza di vento ed in giornate particolarmente umide, circoscrivendo il terreno su cui si intende effettuare l’abbruciamento ed isolandolo con mezzi efficaci ad arrestare il propagarsi del fuoco.
Il fuoco deve essere sempre custodito, chi lo accende è personalmente responsabile degli eventuali danni che da esso possono derivare.
l’abbruciamento e’ sempre vietato durante i periodi di grave pericolosità per gli incendi boschivi (luglio e agosto).
E’ vietato ripulire il pascolo con l’uso del fuoco.