Il Sindacato Nazionale Guardie Giurate, chiede al Presidente del Consiglio On. Berlusconi e al Capo della Polizia, S.E. Manganelli, un incontro “urgente” finalizzato al confronto/soluzione inerente le problematiche del settore della vigilanza privata e quindi delle guardie particolari giurate.
Lunedì sera – si legge nella richiesta del Sindacato – sull’autostrada A14 un furgone portavalori è stato assaltato in autostrada alle ore 21 circa, almeno da quanto si apprende dalle ultime notizie, da circa 10 malviventi “iper-armati” che hanno bloccato il mezzo blindato rapinando, stando agli ultimi aggiornamenti, la cifra di 3 milione di euro.
Egregi Signori – continua la richiesta – non riusciamo veramente a capire quale sia la motivazione per la quale non si possa trovare una seria soluzione a questa problematica che vede i nostri colleghi rischiare la vita ogni minuto della giornata forse, anzi certamente, anche vittime di regolamentazioni e leggi lassiste e incapaci di tutelare i lavoratori della Vigilanza Privata.
Questa volta è andata “bene” per le Guardie Particolari Giurate ma, quanti altri morti ancora dobbiamo piangere ed aggiungere alla ormai lunga lista, prima che si prenda vera coscienza del problema? Quando il Governo Italiano pensa che sia giunto il momento di regolamentare e inquadrare diversamente gli Istituti di Vigilanza Privata e le Guardie Particolari Giurate?
Forse le SS.LL., non sono al corrente, ma dal 1° Gennaio 2002 sino ad oggi siamo ormai giunti, (se le statistiche non ci ingannano) a 40 Guardie Giurate decedute in assalti portavalori;
Egregi Signori, non credete che questi siano numeri su cui riflettere? Non crede che sia arrivato il momento di trovare una seria soluzione o pensate che la pelle di circa 54 mila Guardie Particolari Giurate sia di “serie B” o/e/o “anti-proiettile”?
Riteniamo – prosegue in Sindacato – che in materia di Vigilanza Privata e quindi anche e soprattutto nel settore estremamente a rischio del trasporto valori, ci siamo enormi e profondi problemi legati alla sicurezza che chiaramente si estendono su tutto il territorio nazionale sottolineando, oltretutto, che purtroppo lo Stato Italiano continua né a proporre e né a costruire nulla di veramente importante che possa garantire sicurezza anche alla nostra categoria regolamentata ancora con leggi risalenti al 1931 T.U.L.P.S. quindi da età della pietra più o meno; io personalmente, da lavoratore della vigilanza privata, mi vergogno di essere cittadino italiano notando, visti i fatti, l’assoluto “menefreghismo” dello Stato Italiano di fronte a tale eventi.
Le medaglie al valore, per dimostrare ai cittadini italiani che lo “Stato” è vicino al dolore dei familiari della vittima, francamente ve le potete conservare, che a Noi proprio non servono. Qui, siamo in guerra! Egregi Signori, scusate lo sfogo, ma la nostra situazione è diventata insostenibile, inaccettabile e incomprensibile su tutti i punti di vista. Sembra di essere in Iraq.
Le autostrade italiane per il trasporto valori – conclude la richiesta a firma del Segretario Nazionale
Marco Fusco – sono diventate una jungla. Restiamo in attesa di un positivo riscontro e di un cortese cenno di risposta.