Detto che il carovita rappresenta un pesante fardello per i consumi delle famiglie, per gli Agenti di Commercio che basano il proprio lavoro sugli spostamenti in auto, l’aumento dei carburanti rappresenta un peso gestionale che rischia di diventare insostenibile.
A parlare è il Presidente provinciale di Fnaarc (Associazione Agenti della Provincia di Modena) che prosegue rivendicando il diritto ad un’attenzione da parte delle autorità per una categoria che, nell’arco di un anno, ha subito il rincaro del 30% sul principale strumento di lavoro di cui dispone, vale a dire il carburante.
Considerato che gli spostamenti degli agenti di commercio avvengono allo scopo di muovere le merci e dare impulso all’economia, Fnaarc chiede che venga riconosciuta una significativa defiscalizzazione della benzina e del gasolio. Questo per non rischiare un rallentamento degli scambi.
La Fnaarc chiede, anche alla SO.SE (società per gli studi di settore) e all’Agenzia delle Entrate, un significativo intervento negli studi di settore degli agenti e rappresentanti di commercio, prosegue il presidente dell’Associazione Agenti di Commercio di Modena Tiziano Davoli, sui quali influisce pesantemente il prezzo dei carburanti. Il correttivo negli studi di settore si rende necessario per evitare una ingiustificata penalizzazione della categoria, derivante da questi aumenti: a parità di chilometri percorsi, rischia infatti di produrre un risultato di “non congruità” per molti agenti.