Ogni pretesto è buono per il capogruppo della Lega Nord Paolo Filippini per tentare di screditare l’amministrazione comunale. L’ultimo, in ordine di tempo, è la proposta di adozione di una variante al piano delle attività estrattive (PAE) che sarà posta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale che si terrà il 10 luglio.
Filippini accusa il sindaco e la Giunta di antidemocrazia e di arroganza perché, a suo dire, non sarebbero stati coinvolti i gruppi consiliari nelle fasi di preparazione di questo importante atto. Dimentica, o vuole dimenticare Filippini, che sul tema sono state tenute ben due sedute della commissione ambiente e territorio il 22 novembre 2007 e il 6 dicembre 2007; la seconda alla presenza dei progettisti del PAE che hanno presentato la variante con dovizia di particolari e con la proiezioni di slide illustrative. Alle commissioni ha partecipato anche il consigliere Vincenzo Filippini in rappresentanza del gruppo della Lega Nord. Va aggiunto inoltre che tutti i materiali relativi all’atto saranno depositati presso la segreteria generale del Comune già da domani 1 luglio e quindi in tempo ampiamente utili ad una loro visione e comunque per il doppio dei cinque giorni previsti dal regolamento.
“L’avvenuta discussione nell’apposita commissione e il deposito dei materiali per la loro visione – commenta il vice sindaco Paolo Pellati – dimostrano la strumentalità delle dichiarazioni di Filippini come pure sono da rigettare le allusioni rispetto alla data di convocazione del Consiglio Comunale. Il provvedimento arriva in Consiglio in questo periodo esclusivamente per la tempistica necessaria al suo perfezionamento che ha richiesto un lavoro impegnativo. Ricordo infatti che sono circa due anni che questo importante atto è allo studio dell’amministrazione e dei tecnici incaricati di Uteco e che recepisce le linee guida del PIAE redatto dalla Provincia di Reggio Emilia. Ciò detto se l’amministrazione dovesse tenere presente il piano ferie di ogni singolo consigliere dovrebbe presumibilmente interrompere il lavori del Consiglio da giugno a settembre e questo, onestamente, ci pare eccessivo”.