Un settore che sta attraversando un momento difficile, condizionato da un mercato sempre più concorrenziale ma depositario di una grande professionalità, nonostante l’elevata età degli addetti. E probabilmente è proprio quest’ultima considerazione a preoccupare maggiormente circa i destini degli orafi, fotografati da un’indagine realizzata CNA tra i propri associati.
Una fotografia che mostra, innanzitutto, quanto sia sbagliato identificare negli orafi “solo” commercianti di preziosi ed orologi: appena il 4% degli intervistati, infatti, si identifica in questa categoria. Il 29%, invece, si dedica alla fabbricazione di oggetti di gioielleria, mentre il 67% è occupato della riparazione di orologi ed oggetti. Proprio questi due comparti sono quelli dove può farsi sentire l’età tendenzialmente elevata di un settore nel quale il 42% ha oltre 55 anni, il 21% ha un’età compresa tra i 45 ed i 54 anni, il 29% tra i 35 ed i 44, ed appena l’8% ha meno di 34 anni. Dato confermato anche dall’anzianità aziendale: appena il 13% delle imprese intervistate sono nate dopo il 2000.
LE ATTESE. Ma quali sono le attese degli imprenditori del settore? Sicuramente, questi ultimi nutrono più fiducia nelle possibilità della propria azienda che sull’andamento del mercato in generale. Il campione, infatti, si attende una crescita solo nel 4% dei casi, a fronte dell’aspettativa di una contrazione per il 74% degli intervistati. La situazione si modifica per ciò che riguarda le imprese: in questo caso il calo è atteso solo dal 43% degli imprenditori, contro un 9% che crede in una crescita della propria impresa e di un 48% che, invece, non si aspetta sostanziali mutamenti.
LA CONCORRENZA. Da dove arrivano i principali concorrenti? Scontata la prima risposta – negozi analoghi, per il 29% – ma assillante appare la concorrenza, rispetto ad altri settori, di ipermercati e grande distribuzione (poco meno del 40%, sommando entrambi i canali distributivi). Si fanno notare (6,5%) le vendite televisive (6,5%), e, soprattutto, le vendite on-line (12,9%), canale che potrebbe essere sicuramente maggiormente sfruttato dagli operatori modenesi del settore.
LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE. In ogni caso, non è tanto la concorrenza diretta, quanto, piuttosto, quella dei prodotti sostitutivi (ad esempio, i viaggi), a preoccupare – per il 21,6% – gli operatori. Un ruolo importante lo gioca anche la generale contrazione dei consumi (23,5%), ma, soprattutto, l’aumento della materia prima, ovvero il prezzo dell’oro (35%).
COME REAGIRE. Attività di promozione (28%), e formazione (24%) sono gli interventi più richiesti da parte della categoria, che sollecita anche azioni specifiche a difesa di una professione che contiene elementi artistici che meritano un’adeguata valorizzazione.
“L’indagine realizzata dalla CNA di Modena – afferma il Presidente di categoria Mauro Molesini – ha confermato quanto temevamo con riguardo alle problematiche del settore. Come gruppo degli orafi orologiai, sulla scorta delle informazioni fornite dai colleghi intervistati, stiamo elaborando un piano strategico fondato su pochi ma significativi elementi: individuare azioni di promo-commercializzazione efficaci, promuovere una campagna informativa a tutela della qualità dei nostri prodotti/servizi, attivare collaborazioni con le altre associazioni di categoria per promuovere momenti formativi qualificati e un costante contatto con le Forze dell’Ordine per contrastare il fenomeno dell’abusivismo presente anche nel nostro settore”.
“A tutti gli orafi-orologiai – conclude Molesini – dedichiamo, da subito, un portale gratuito per farsi conoscere e costituire il “motore” per la promozione locale, nazionale e internazionale. Per aderire basta inviare una e-mail con i dati dell’impresa”.