Sabato 28 giugno il ‘Popol Giöst’ si darà ancora una volta appuntamento in via Roma per rinsaldare lo storico legame che unisce i cittadini del quartiere di ‘Santa Croce interna’, in una giornata di iniziative che prevede mostre, concerti e l’immancabile Cena sotto le stelle.
La zona tra l’Arco di Santa Croce e la via Emilia, nella quale vissero uomini illustri come il Maestro Gianfranco Masini (al quale nei giorni scorsi è stato dedicato il largo nei pressi dell’Arco) e gli attori Giuliano Gemma e Serge Reggiani, nonostante le notevoli trasformazioni urbanistiche e del tessuto sociale avvenute nel corso degli anni è sempre stata caratterizzata da una forte identità sociale e comunitaria, che ha consentito di mantenere un alto livello di integrazione e convivenza tra vecchi e nuovi residenti.
La ‘Giurneda dal Popol Giöst’ – promossa da assessorato comunale alla Coesione e Sicurezza sociale, comitato del Popol Giöst e Camera del lavoro, con la collaborazione di Conad centro nord, Unipol assicura e istituto Scaruffi-Levi – inizierà alle ore 9.30 nella palestra dell’istituto ‘Scaruffi-Levi’ (via Filippo Re 8), con l’apertura della mostra fotografica “I bei tempi passati”, a cura di Anna Maria Sala (la ‘Catlana’).
Proseguirà alle ore 20, nella piasa dal Popol Giöst, con la tradizionale Cena sotto le stelle, nel corso della quale si potrà degustare un menù rigorosamente reggiano – a cura di pasticceria Poli e ristorante Prospero – composto da erbazzone, grana, mortadella, tortelli, prosciutto al forno e porchetta, contorni, torte e lambrusco (costo 28 euro).
Alle ore 22, sempre nella piasa dal Popol Giöst, la giornata sarà conclusa dal concerto dei Terramadre, gruppo composto da Flaco Biondini (chitarrista di tanti concerti di Francesco Guccini), Gigi Cavalli Cocchi (batterista in molte esibizioni di Luciano Ligabue), Vittorio Bonetti e Enzo Frassi.
La serata sarà interamente dedicata alle canzoni dello storico leader dei Nomadi Augusto Daolio.
“Come le iniziative nella zona della stazione – ha detto l’assessore Franco Corradini – anche questa giornata, dedicata a un pezzo di storia della città, è importante per diversi motivi. I residenti diventano protagonisti dei ‘propri’ luoghi, li rendono più vivibili e, insieme alle istituzioni che presidiano il territorio, ne migliorano la sicurezza. Inoltre, coniugando memoria storica e valori di una comunità, consentono di affrontare le sfide di un mondo sempre più globalizzato valorizzando le radici della nostra gente. La memoria collettiva diventa così elemento per affrontare il confronto con chi non la conosce e porre solide basi di convivenza per il futuro”.