Giorgio Pighi è stato eletto presidente del Forum italiano per la sicurezza urbana: “Le città guidano il processo per una nuova sicurezza diffusa”.
“Sono le Città in prima fila sui problemi delle insicurezze dei cittadini e sono le Città ad essere chiamate a guidare il processo verso una nuova sicurezza diffusa”. Così il Sindaco di Modena, Giorgio Pighi, nel suo intervento di insediamento quale nuovo presidente del Forum italiano per la sicurezza urbana.
L’assemblea plenaria del Forum (oltre 100 tra città, Province e Regioni) si è riunita ieri e oggi a Sestri Levante per definire le strategie di azione dei prossimi mesi in tema di sicurezza urbana, in relazione anche al ruolo diretto dei Sindaci ed al rapporto con il nuovo Governo.
E’ stato lo stesso presidente uscente, Claudio Montaldo, a proporre all’assemblea la nomina di Pighi per la presidenza in un ruolo “di coordinamento e di riferimento generale” per il Forum e per i suoi interlocutori esterni. Il Sindaco di Modena è stato eletto all’unanimità.
Di seguito alcuni passaggi dell’intervento di Giorgio Pighi
In materia di sicurezza urbana…”le soluzioni, le risposte, le azioni possono venire solo da una situazione di dialogo e collaborazione, che tenga insieme le esigenze di tanti attori diversi, le diverse sicurezze che i cittadini giustamente pretendono e non necessariamente nello stesso ordine o con lo stesso grado di urgenza”.
“Bisogna smetterla di contrapporre le politiche dello stato sociale e quelle della sicurezza… bisogna dire con forza che la sicurezza è condizione per sviluppare e soprattutto per fruire pienamente di politiche sociali che migliorino la qualità della vita dei cittadini”.
Perciò…”a questo Governo chiediamo coerenza e concretezza, chiediamo che si investa nelle sicurezze, in uomini e mezzi per le forze dell’ordine, in risorse per il recupero urbano e le politiche sociali”.
Quindi nell’ultimo decreto sulla sicurezza…”ci sono segnali positivi sul ruolo e le funzioni dei Sindaci, ma serve uno sforzo ulteriore per avere norme chiare e di semplice applicazione”. Netta la critica sull’emendamento bloccaprocessi …”va nella direzione opposta rispetto alle reali esigenze dei cittadini, che chiedono processi più rapidi e certezza della pena”.