Oltre un milione di persone hanno partecipato alle 28.632 attività di formazione svolte dal 2000 al 2006. E alla fine del 2007 sono già 574 i progetti di formazione approvati, 463 quelli avviati, per un totale di risorse impegnate pari a 41 milioni e 285 mila euro. Sono questi in sintesi i dati presentati nel corso dell´incontro del Comitato di sorveglianza del programma operativo della Regione Emilia-Romagna, l’organismo previsto dai regolamenti comunitari con il compito di accertare la qualità e l’efficacia dell’attuazione del Programma operativo regionale, cofinanziato dal Fondo sociale europeo (Obiettivo competitività regionale e occupazione).
Il Comitato di sorveglianza è composto dalla Commissione dell’Unione europea, dai Ministeri competenti in materia, dalle Province emiliano-romagnole, dalle Parti sociali regionali, dalla consigliera regionale di Parità, ed è presieduto dall’assessore regionale al Lavoro e formazione Paola Manzini. All’incontro, oltre all’assessore Manzini, erano presenti Tatiana Esposito e Fabrizio Spada della direzione generale Occupazione, affari sociali e pari opportunità della Commissione europea e Rosita Caputo del Ministero del Lavoro e politiche sociali.
Al Comitato di sorveglianza sono stati presentati i rapporti annuali di esecuzione relativi all’anno 2007, riferiti sia alla programmazione 2000-2006 che alla nuova programmazione 2007-2013, e più in generale si è data evidenza alle azioni intraprese e ai risultati conseguiti nell’ambito della programmazione delle politiche della formazione e del lavoro cofinanziate dal Fondo sociale europeo.
“Abbiamo ricevuto una sostanziale approvazione da parte del Ministero del Lavoro e della Commissione europea – ha detto l´assessore Paola Manzini – sia sugli esiti della vecchia programmazione, 2000-2006 che ha coinvolto oltre un milione di persone, che sulle attività previste per il periodo 2007-2013”.
“I dati esposti dalla Regione Emilia-Romagna sono molto soddisfacenti se comparati con quelli di altre regioni italiane – ha confermato Fabrizio Spada della Commissione europea – Il Fondo sociale europeo è uno strumento messo a disposizione per comunicare l´Unione europea e per migliorare l´economia dei Paesi membri, che nei prossimi anni dovrà affrontare tre grandi temi, i nuovi problemi di integrazione derivati dall´allargamento dell´Europa, l´invecchiamento della forza lavoro e la globalizzazione”.
“Nel periodo 2000-2006 la Regione Emilia-Romagna ha concluso in modo eccellente la programmazione, raggiungendo gli obiettivi prefissati. – ha aggiunto Rosita Caputo del ministero del Lavoro e Politiche sociali – Sono significativi i dati procedurali, anche per l´impatto delle azioni sul territorio e per i destinatari raggiunti”.