“Siamo soddisfatti dell’operato del Corpo Forestale dello Stato – dichiara Massimo Becchi presidente di Legambiente Reggio Emilia – sull’attività di estrazione illegale di sabbia dalla cava degli Internati di Gualtieri. E’ da anni che ribadiamo la necessità di cessare le estrazioni in questa cava, che da troppo tempo vanno avanti senza i dovuti controlli, in un Comune che aveva già lasciato molto a desiderare nel 2002 a seguito della prima denuncia sulle escavzioni di sabbai abusive”.
“Ora ci aspettiamo che anche i processi in corso vadano avanti senza cadere in prescrizione e che si attivi un meccanismo di controlli che non veda il GPS montato sulle draghe come soluzione ai controlli, ma prenda il via una vera e propria polizia fluviale che controlli tutta la golena e il fiume. Appare infatti sempre più chiaro che non può essere lascito all’ARNI il compito di decodificare i dati del sistema satellitare di controllo, che va riassegnato ad enti con maggiori poteri sanzionatori. L’azienda Bacchi sembra infatti ormai abituata a questo tipo di attività illegali, che si ripetono da anni: solo un’azione esemplare della giustizia può mettere fine ad una situazione veramente grottesca che nella bassa si protrae da troppo tempo”.
“Proprio martedì scorso – conclude Becchi – a Guastalla ha fatto tappa Operazione Po 2008, campagna per la difesa e la valorizzazione turistica del Grande Fiume: se si vuole andare nella direzione di un fruizione del Po occorre anzitutto reprimere i comportamenti che vedono il fiume come luogo da cui prendere e predare risorse naturali”.