Si deve in gran parte al lavoro della Procura Militare di La Spezia se alcuni dei responsabili degli eccidi nazifascisti avvenuti
nell’autunno-inverno del 1944 nelle città martiri di Marzabotto, Grizzana, Monzuno e Stazzema sono stati individuati. Ed è sempre grazie al lavoro dei magistrati spezzini che si è potuto fare luce sul cosiddetto”armadio della vergogna”, che per decenni aveva celato “verità scomode” su quelle stragi.
Ora,con la riforma varata con la Finanziaria 2008, la Procura Militare di La Spezia entro il prossimo mese di luglio chiuderà i battenti. Il
procuratore Marco De Paolis, che l’ha diretta e che in questi anni ha avuto un rapporto di grande collaborazione con le città martiri, vuole congedarsi consegnando una targa ricordo della Procura alla presidente della Provincia di Bologna, Beatrice Draghetti, ai sindaci di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno, rispettivamente Edoardo Masetti, Claudio Sassi e Andrea Marchi.
L’incontro, con la consegna delle targhe ricordo, è stato organizzato per domani, venerdì 27 giugno alle ore 14, nella sala Rossa di palazzo Malvezzi in via Zamboni , 13 – Bologna.
Parteciperanno, tra gli altri, il procuratore Marco De Paolis, la presidente Beatrice Draghetti, l’assessora Simona Lembi e i sindaci delle città martiri Edoardo Masetti, Claudio Sassi e Andrea Marchi, il presidente dell’Associazione vittime degli eccidi nazifascisti di Marzabotto, Grizzana e Monzuno, Valter Cardi e l’avvocato Giuseppe Giampaolo che è stato il legale di parte civile della Provincia e dei Comuni coinvolti nel processo da poco concluso a La Spezia contro i criminali nazisti individuati dalle indagini.