“Il 2007 è stato un anno difficile per le manovre approntate, ma queste vanno lette nel contesto di quelle precedenti. L’avanzo dell’Amministrazione è di quasi due milioni di euro, ma per la stragrande maggioranza è solo una rappresentazione tecnica, in quanto questo denaro sarà disponibile materialmente solo al momento della riscossione del mancato gettito Ici del 2007”. E’ quanto ha spiegato l’assessore al Bilancio del Comune di Modena Francesco Raphael Frieri in Consiglio comunale, in occasione della votazione del bilancio consuntivo 2007, che è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e contrario dell’opposizione.
“Nel 2007 la spesa rispetto al consuntivo 2006 è cresciuta di un 4,6% – ha proseguito Frieri nella sua esposizione – ed è stata pari a circa 198 milioni di euro (spesa corrente netta). Se la depuriamo delle entrate vincolate e delle partite di giro cresce solo del 2,6% (circa 10 milioni di euro), meno dell’inflazione reale che si è verificata”.
La manovra fiscale è stata di oltre 8 milioni di euro “e ha portato alla situazione in cui la spesa corrente dipende sempre meno da entrate una tantum. Gli oneri di urbanizzazione, in particolare, vengono sempre più utilizzati per urbanizzazioni e non per servizi ai cittadini. Rispetto ad altri Comuni italiani dipendiamo, quindi, sempre meno dall’uso del territorio per fornire servizi”.
In investimenti sono andati 68 milioni di euro: “Senza avere entrate straordinarie – ha affermato Frieri – il livello di investimenti è del tutto ragguardevole e dovrebbe essere il secondo in regione tra i capoluoghi di provincia. Lo stock del debito per abitante è stato portato a 185 euro contro gli 850 dell’Emilia Romagna”.
Tra le voci all’interno della spesa corrente la realizzazione di 70 posti di asilo nido, di oltre 60 posti per strutture protette, di 30 mini alloggi e centri diurni aperti. Gli investimenti hanno, invece, riguardato principalmente strutture viarie, piste ciclabili e scuole.
Insieme al rendiconto della gestione dell’esercizio 2007 è stato discusso anche un ordine del giorno presentato dai consiglieri di maggioranza, approvato col voto favorevole della stessa e contrario della minoranza. I firmatari nel documento hanno espresso un giudizio positivo sui risultati conseguiti, “auspichiamo, comunque, una maggiore attenzione da parte dei livelli superiori di Governo per il fondo per le politiche a sostegno delle persone non auto-sufficienti, per le politiche dell’infanzia gestite dai Comuni, per le politiche e le istituzioni culturali, e per l’innovazione, lo sviluppo ed il lavoro” ha affermato il consigliere del Pd Michele Andreana. I consiglieri di maggioranza ritengono, quindi, “necessario realizzare un quadro istituzionale ispirato ad un autentico federalismo e di autonomia degli enti territoriali, senza mai rinunciare alla garanzia di politiche sociali estese all’intero territorio nazionale”.
“Ho riscontrato un aumento significativo di spese correnti, pari a oltre 4 milioni di euro, con attenzione prevalente ai costi generali di Amministrazione e a determinate voci del settore sociale” ha affermato il consigliere della Lega Nord Mauro Manfredini, che ha annunciato il suo voto contrario sottolineando punto per punto tutti gli aspetti del consuntivo per lui dubbi: dal mancato rapporto tra numero dei dirigenti e totale delle unità di personale dell’amministrazione, alla generica promozione della comunicazione interculturale, ai percorsi di ricongiungimento familiare.
“Il Comune ha potuto disporre di ampia possibilità economico-finanziaria facendo un’operazione di drammatizzazione della situazione per prelevare soldi dalle tasche dei cittadini” ha affermato Baldo Flori di Modena a Colori. “Durante l’anno sono venuti fuori 28 miliardi di vecchie lire non previsti, l’amministrazione ha cercato di usarli per evitare che diventassero quota di avanzo a fine anno. Siamo contenti se arrivano più soldi, ma non ci piace il giochino che risorse che possono essere previste all’inizio dell’anno vengano volutamente strumentalizzate”.
Per Adolfo Morandi di Fi – Pdl “continua questo modo di affrontare bilanci preventivi e consuntivi. Sono state gonfiate le spese per aumentare la tassazione: in questi anni abbiamo visto incrementare costantemente la spremitura dalle tasche dei cittadini modenesi non solo con le tasse, ma anche con l’aumento delle tariffe”. Secondo l’azzurro “la giunta ha sempre giustificato questi incrementi per il patto sociale: gli aumenti di asili nido e case protette. Ma siamo di fronte a una emergenza sociale sempre più evidente, e il servizio di alta qualità è, in realtà, per pochi privilegiati”.
Il consigliere di Sinistra Democratica Giorgio Prampolini si è dichiarato concorde nel ritenere che “il 2007 è stato un anno impegnativo. Ma con risorse calanti si sono sviluppati interventi importanti. Grazie agli effetti della sintonia politica tra le scelte di Governo, Regione e Comune, che condividendo intenti hanno messo in movimento elementi di efficacia della spesa pubblica e di efficienza”. Per il consigliere “il bilancio consuntivo dimostra che sono stati raggiunti gli obiettivi che ci eravamo proposti, ho l’impressione che si tenda a girare la frittella come è più facile per fare delle critiche”.
Per Dante Mazzi di Fi – Pdl “è interessante l’avanzo di oltre 2 milioni lasciato da Prodi per l’Ici. La manovra che l’Amministrazione ha fatto serviva a coprire un buco a livello nazionale, che è stato spalmato sui Comuni”. Nel consuntivo “l’Ici prima casa è di 13 milioni 250 mila euro – ha proseguito l’azzurro – il taglio è un’operazione giusta, perché l’Ici è una tassa ingiusta per definizione: non si può tassare due volte lo stesso bene, non colpisce il reddito, ma il capitale. Viene vanificato un avanzo di bilancio significativo: sono soldi che potevano essere importanti”.
Nella sua replica l’assessore Frieri ha parlato di “onestà intellettuale, che ci permetterà di vigilare sugli ulteriori tagli. Tutte le tasse sono odiose, ma non c’è nessun giochino nel ridimensionare le entrate rispetto alle uscite. Rivendico che la manovra ha entrate di carattere straordinario, ma non c’è l’espansione della spesa straordinaria”.
L’assessore al Bilancio ha poi ribadito che “gli oneri di urbanizzazione devono essere il meno possibile presenti, perché può essere che l’ente locale usi il debito per gli investimenti. Spero ci sia la possibilità di continuare nell’espansione di questi servizi”.
Nelle dichiarazioni di voto Morandi ha annunciato la sua posizione contraria: “Spazi di manovra comunque ce n’erano e ce ne sono: l’anno scorso c’era la possibilità di utilizzare gli oneri di urbanizzazione fino al 75% anche per la fase corrente, quasi 3 milioni di euro sono stati movimentati dalla parte corrente alla parte capitale, e ci sono spese che consideriamo superflue”.
Per Alvaro Colombo di Rifondazione Comunista “siamo in presenza di una realtà sociale con incremento della domanda sia in infanzia che in età anziana. Se vogliamo garantire un servizio universalistico a bisogni sociali crescenti, si deve sapere come si reperiscono queste risorse. Non mi si venga a dire che per dare risposta a questi bisogni si può giocare solo la carta del risparmio, ci vogliono un’insieme di manovre”. Secondo Colombo “negli ultimi anni è vero che c’è stato uno spostamento enorme, ma possiamo parlare di manovre sociali, non solo dell’incremento delle tasse”.