La manifestazione nazionale “Pride” che si terrà sabato a Bologna, è stata oggetto di discussione in Consiglio provinciale. Sull’argomento, erano
stati presentati due ordini del giorno.
Il primo, a firma dei gruppi Sd, PdCi, Rc, Verdi, aderendo alla manifestazione di sabato, auspica, in considerazione anche del “contesto
politico decisamente preoccupante per la deriva oscurantista”, che vi sia una numerosa partecipazione, per “manifestare contro qualsiasi
discriminazione generata da orientamento sessuale e dall’identità di genere e per rimuovere gli ostacoli di natura culturale, sociale e normativa che limitano l’effettiva uguaglianza delle persone omosessuali e transessuali”.
L’odg non è stato accolto: ha infatti ricevuto 5 voti favorevoli (Sd, Rc, Verdi), 5 contrari (FI-PdL, An-PdL) e 16 astenuti (Pd, IdV).
L’altro documento, presentato da Gabriele Zaniboni, capogruppo del Pd, condivide i “principi di promozione e difesa dei diritti di uguaglianza e di dignità della persona che il Pride vuole porre all’attenzione”; rileva che “in un Paese come il nostro permangono problemi di oggettiva discriminazione sull’orientamento sessuale sull’identità di genere e che
manifestazioni come il Pride possono essere utili a diffondere e riaffermare la cultura della diversità, del rispetto e della tolleranza”.
Quest’ultimo odg è stato approvato con 16 voti favorevoli (Pd, IdV) 7 contrari (FI-PdL, An-PdL, Rc) e 3 astenuti (Sd, Verdi).