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Allagamenti a Sassuolo: le risposte in Consiglio comunale

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Il Consiglio comunale di ieri sera, 24 giugno, è stato dedicato principalmente a interrogazioni e in particolare a informazioni sui recenti allagamenti in due zone di Sassuolo.

Al primo punto però il consigliere della Lega Gian Francesco Menani ha interrogato il sindaco sulla situazione della sede distaccata del tribunale sassolese, che viene da più parti indicata a rischio di chiusura. Menani ha lanciato l’allarme su questa eventualità e ha lamentato mancanza di volontà da parte di chi di dovere nell’individuare una soluzione che consenta di mantenere aperta la sede, chiedendo cosa intenda fare il Comune.
Il sindaco Graziano Pattuzzi ha replicato confermando la preoccupazione per l’eventualità di una chiusura. Ha ricordato che il sistema delle sedi distaccate fu in qualche modo subito dai vertici giudiziari modenesi al momento della realizzazione e confermato che non vede grande volontà di mantenere la sede aperta. Sassuolo, ha ricordato, è da sempre sofferente, mentre altre sedi, come Carpi e Pavullo, sono in situazione migliore anche perché parte del personale vi risiede, mentre qui sono numerose le trasferte. Mentre arrivano in scadenza le supplenze da Modena non arriva nessun segnale.

Ho scritto, ha aggiunto Pattuzzi, al presidente del tribunale il 4 giugno e attendo una risposta. Al telefono ho avuto solo affermazioni vaghe, nulla formalmente indica una volontà di chiusura che però potrebbe diventare sostanziale, per mancanza di personale non sostituito. Io invece so di operatori disponibili a restare e tornare, anche perché la fama della nostra sede è buona, per produttività in proporzione al personale presente e per qualità. La mia intenzione, ha aggiunto Pattuzzi, è quella di interessare i parlamentari modenesi, perché si prenda posizione non tanto e non solo sul tribunale di Sassuolo, ma si individui un sistema per garantire aperture e chiusure secondo criteri uniformi, non secondo casualità. Invierò una lettera e se c’è condivisione sul tema credo che potrebbe essere utile anche la sottoscrizione da parte del consiglio comunale.
Menani si è dichiarato parzialmente soddisfatto, per le iniziative intraprese dal sindaco ma non per le vaghe risposte ottenute. C’è bisogno, ha detto, di far vedere i muscoli. Se a una lettera non arriva risposta, bisogna insistere con fermezza.

I punti successivi riguardavano diverse interrogazioni sugli allagamenti seguiti a due episodi di eccezionale maltempo a Sassuolo.
Quattro interrogazioni sono state illustrate di seguito, con risposta collettiva da parte degli assessori competenti, Megale e Morini.
La prima interrogazione, di Luca Caselli di Alleanza Nazionale Pdl riguardava la situazione in generale: se è vero, ha detto Caselli, che l’evento atmosferico è abbastanza imprevedibile, ci sono operazioni quali la verifica sul funzionamento dei tombini e del Canale di Modena che non sono differibili. Chiedo se corrisponde a verità l’esistenza di un progetto del Consorzio di bonifica Parmigiana Moglia Secchia per mettere in sicurezza i canali, non autorizzato e finanziato dal Comune di Sassuolo. Inoltre il mancato funzionamento dei tombini che non hanno scaricato l’acqua, specie nell’episodio accaduto a Pontenuovo, implicano la responsabilità del Comune e quindi la facoltà di richiesta danni da parte dei cittadini.
La seconda interrogazione, di Ugo Liberi di Forza Italia Pdl chiedeva se esistono per eventi come quelli accaduti in seguito all’ondata di maltempo piani di emergenza e protocolli di soccorso, specialmente per le persone che potrebbero restare intrappolate nelle case.
Ancora Ugo Liberi con un’altra interrogazione chiedeva se il sistema fognario di Pontenuovo e più in generale di Sassuolo vada considerato sufficiente per le portate d’acqua a cui è sottoposto. Se non ci siano invece interventi da fare o esecuzioni errate che hanno determinato queste difficoltà.
Ultimo interrogante il consigliere della Lega Nord Gian Francesco Menani, che riguardo alla situazione verificatasi a Pontenuovo ha chiesto lumi sul mancato funzionamento del sistema fognario, forse non più adatto, vista la datata realizzazione, per eventi atmosferici sempre più intensi come quelli che affrontiamo. Ha chiesto se il Comune è a conoscenza dei problemi e delle richieste di risarcimento esistenti. Inoltre di sapere se esiste un progetto di rifacimento delle fogne in zona Pontenuovo, chi risarcirà eventuali danni e con quale iter.
L’interrogazione è stata poi integrata in seguito al secondo allagamento, fra Vallurbana e San Michele, chiedendo conto della manutenzione di fossi e canali in questa zona.
Per primo ha risposto l’assessore Giuseppe Megale, che ha competenza per la Protezione civile, alla prima delle due interrogazioni del consigliere Liberi.
Il lavoro sui piani di Protezione civile, ha detto, è cominciato nel 2000 con la Provincia di Modena. Sono state individuate le tipologie di rischio del nostro territorio, sismico, idraulico, relativo a incendi boschivi e infine correlato a due aziende con produzioni a moderato rischio di inquinamento. Come da disposizione regionale esiste un Centro operativo comunale (Coc), gestito dal sindaco come responsabile della Protezione civile cittadina. Ne fanno parte quei settori della struttura amministrativa coinvolti nel problema, dai tecnici alla polizia municipale fino a chi deve dare supporto informatico. Due delibere nel 2002 e 2005 si sono occupate di fissare in accordo con la Provincia le procedure, stabilendo chi interviene e quando.

In caso di allerta (nella situazione di Pontenuovo non c’era perché l’evento è stato improvviso, nel caso di San Michele sì) tutti gli enti e gruppi interessati vengono raggiunti tramite sms o telefonata con l’indicazione di tenersi a disposizione.
E’ accaduto nei casi sassolesi, con personale e anche tanti volontari che hanno lavorato tutta la notte risolvendo anche situazioni molto difficili.
Con le risorse della Protezione civile inoltre il Coc ha acquistato un generatore di emergenza che tiene in funzione le strumentazioni necessarie anche in caso di black out,. Una motopompa e altri mezzi sono stati messi a disposizione dei Vigili del fuoco in comodato. La previsione è di fare altri acquisti, specialmente motopompe.
Su questa prima risposta il consigliere Liberi si è dichiarato insoddisfatto.
Alle altre domande ha replicato in modo complessivo l’assessore ai lavori pubblici Sandro Morini. La rete fognaria a Sassuolo, ha detto, è nella quasi totalità mista, per scarico di acque nere e bianche, a parte le nuovissime urbanizzazioni. C’è tutta una zona alta di Sassuolo che scarica nei vecchi canali storici, che poi si dirigono verso il centro della città e quindi al depuratore Sat, un sistema ovviamente inadeguato ai carichi odierni.
Stiamo lavorando dal 2003 insieme ad Ato, Hera (responsabile della pulizia dei tombini almeno due volte all’anno) e Consorzio di bonifica, per la sistemazione della rete di canali e rii.
Il 5 giugno a Pontenuovo si è verificato un evento eccezionale. Teniamo conto che dal 15 maggio al 15 giugno è piovuto un terzo della media annuale sassolese. Il sistema idrico che presenta già limiti strutturali è stato messo a dura prova. In particolare il Rio San Marco e il Rio San Polo, che scorrono nella parte alta di Pontenuovo, si riuniscono all’altezza di via Alfieri, per poi finire in un unico tubo che va nel sistema fognario. Esiste però uno scolmatore che in caso di portate intense devia parte del flusso nel canale di Modena. Questo scolmatore si è bloccato a causa dei detriti portati a valle e la rete fognaria non ha potuto sopportare la portata d’acqua. Nel frattempo anche il canale di Modena ha raggiunto i suoi limiti, uscendo dagli argini in più punti. Casi si sono verificati anche all’altezza della Salvarola e altrove.
Il 14 giugno invece dalla mezzanotte si sono verificati fatti gravi nella zona di Vallurbana e San Michele, con l’esondazione del torrente Vallurbana a causa del blocco del ponte sulla provinciale. Il Rio Ardinale che corre dietro San Michele ha eroso un tratto di via Case Buccelli e più a valle ha invaso con molti centimetri di fango un gruppo di case. Altri corsi d’acqua sono fuoriusciti in prossimità del Pescale, con altri situazioni gravi.
L’amministrazione nell’immediato si è occupata di interventi di ripristino straordinari ma comunque molto complessi e costosi. Sulla provinciale per Montegibbio è stata sgombrata in tempi rapidi una frana che bloccava la strada, sono stati liberati corsi d’acqua a Vallurbana, in via Case Buccelli e in via per San Michele.
Interventi in via urgente senza ripristini strutturali, perché la competenza su tutti i rii è regionale, aspetto questo che evidenzia la complessità che affronta chi deve intervenire in queste situazioni.
Solo gli interventi d’urgenza sono valutabili in 250mila euro di spese.
Per quanto riguarda interventi strutturali, le situazioni evidenziate chiariscono che l’accaduto non dipende dalle caditoie ma dalla necessità di mettere a regime i rii e le condotte fognarie, specialmente in zona Pontenuovo. Esiste il progetto insieme al Consorzio di bonifica, che si scontra principalmente con le difficoltà nell’ottenere i passaggi di servitù da parte dei privati proprietari di terreni, ognuno dei quali obbliga a lunghe trattative. La scelta d’ora in poi è di avviare automaticamente procedure di esproprio per tutte queste necessità.
Nelle prime riunioni con Hera, Ato, Consorzio di bonifica e Regione, abbiamo chiesto lo stato di calamità naturale, programmato entro luglio/agosto la pulizia di tutti i rii. Intanto si dovrebbe procedere alla realizzazione di una nuova condotta sul Rio San Marco, sperando acque bianche e acque nere. Intanto bisogna programmare anche una serie di scolmatori secondari nella discesa di queste acque verso il Secchia. Da rivedere anche lo scorrimento della Fossetta Torbida, corso d’acqua che parte dalla zona di Rometta e si dirige verso il centro e che dovrebbe invece essere deviato verso la zona del Polo scolastico e convogliato nel fiume.

Infine va fatta una seria riflessione sull’utilizzo del nostro territorio. Troppo spesso piccole e grandi realizzazioni dell’uomo hanno sottratto spazio a questi corsi d’acqua, che oggi si ribellano.
Luca Caselli si è dichiarato insoddisfatto delle risposte ricevute, criticando la presunta casualità degli interventi.
Ugo Liberi ha giudicato insufficienti le soluzioni proposte, dichiarandosi insoddisfatto.
Insoddisfatto anche il consigliere Menani, che ha criticato l’operato di Hera e lamentato la mancanza di risposte sui risarcimenti.

Al punto 7 è stato affrontato un tema già proposto due volte in consiglio comunale: la modifica al regolamento riguardante il Difensore civico comunale con conseguente revisione dell’indennità prevista, in linea con quanto approvato dal consiglio comunale nel bilancio preventivo.
Il sindaco Pattuzzi ha informato delle decisioni prese in seguito ai confronti precedenti in consiglio comunale. Inizialmente, ha spiegato, avevamo ritenuto di proseguire in regime di prorogatio, con i nuovi emolumenti decisi, fino alla scadenza del mandato e a nuovo concorso. Abbiamo invece ritenuto di non dover cambiare in corsa le modalità contrattuali che muteranno al momento in cui usciremo con un nuovo bando. L’adeguamento del compenso è in linea con le cifre degli altri Comuni e del difensore civico provinciale.
Luca Caselli di An Pdl ha informato il consiglio dell’esistenza di una richiesta del difensore civico, inviata al presidente del consiglio comunale, di intervenire nella seduta. Ha chiesto formalmente che il difensore civico potesse intervenire in aula.
Paolo Vincenzi di Forza Italia Pdl ha criticato le modalità incerte con cui si è mosso il Comune, decidendo prima di calare le indennità e poi di aspettare la fine del mandato. L’obiettivo, ha detto, è a mio parere quello di delegittimare il servizio perché non valga la pena di fare il difensore civico, e arrivare poi a rivolgersi al solo difensore provinciale.
Gian Francesco Menani della Lega ha criticato l’impedimento a parlare del difensore civico, giudicandolo un atto di censura.
Mario Cardone del Gruppo Misto ha chiesto più attenzione nella gestione dei poteri di sindaco, consiglio comunale, dirigenti. Ha criticato l’operato del presidente, chiedendo che se ne parli in commissione controllo e garanzia. Ha anche ricordato la sua proposta di emendamento per un taglio dell’indennità al difensore più basso, con variazione di bilancio. Emendamento non ha ritrovato nelle documentazioni fornite.
Raffaele Lettieri del Pd ha ricordato che la discussione si era già tenuta più volte. Sono tentativi di diversivo che spostano l’attenzione dai fatti. Il consiglio aveva dato un parere: non cambiare le regole in corsa. Il parere è stato recepito e il ruolo del consiglio rispettato. Andremo a un nuovo bando con caratteristiche più adeguate alle esigenze di questa città.
Rocco Capuozzo, del Partito comunista dei lavoratori ha giudicato il difensore civico una contraddizione interna al sistema, una figura che difende i cittadini dall’operato di chi è stato eletto dai cittadini stessi. Ha auspicato il rapido superamento della figura e l’immediato taglio delle indennità, sostenendo che il controllo dell’operato dell’amministrazione dovrebbe spettare al consiglio comunale.
Il sindaco Pattuzzi ha replicato alla richiesta di far intervenire il difensore civico in consiglio: non stiamo dando un giudizio sul professionista, ha ricordato, ma attuando una scelta prevista nel bilancio. Vogliamo adeguarci alle cifre del resto della provincia. Non cambiamo le regole in corsa, come richiesto dal consiglio comunale, proprio perché l’intervento non riguarda la persona e non deve sussistere il dubbio.
Patrizia Barbolini, presidente del consiglio comunale, ha difeso la sua scelta di negare personalmente al difensore civico la facoltà di intervento in consiglio. E’ gravissimo, quando il consiglio parla di bandi e atti pubblici, voler introdurre elementi individuali che non lasciano il giudizio che il consiglio deve dare sgombro e imparziale. Credo di aver fatto la scelta giusta e mi dispiace che questa richiesta abbia in qualche modo tolto ulteriore serenità al procedimento.
Luca Caselli ha formulato quindi una formale richiesta di rinvio di questo punto.
E’ intervenuto in seguito anche Massimo Benedetti del Popolo delle libertà. L’amministrazione, ha detto, ritiene evidentemente che questo istituto non sia importante e quindi decide di calarne pesantemente il compenso. La decisione di aspettare la fine mandato appare una scelta a metà, contradditoria.
E’ stata prima messa ai voti la proposta di rinvio di Luca Caselli, respinta con i no di Sindaco, Pd, Partito comunista dei lavoratori, Caserta del Gruppo misto.
Favorevoli al rinvio invece An Pdl, Forza Italia Pdl, Cardone del Gruppo Misto, Benedetti del Popolo delle libertà, Lega Nord.
Voto quindi per la modifica al regolamento sul difensore civico con conseguente calo del compenso previsto.
Hanno votato a favore Sindaco, Pd, Comunisti italiani, Nicola Caserta del Gruppo Misto.

Contrati Forza Italia Pdl, An Pdl, Lega Nord, Popolo delle libertà, Cardone del Gruppo misto.
Astenuto Partito comunista dei lavoratori.
Per questioni di improrogabilità è stato quindi deciso di spostare la trattazione di alcuni punti in favore di altri.

E’ stato quindi affrontato il punto 12, riguardante l’adesione alla convenzione per il Sistema bibliotecario intercomunale, che coinvolge i quattro Comuni della ceramica più alcuni della montagna, mettendo in rete le disponibilità di libri e favorendo la reperibilità.
Convenzione sul modello degli anni precedenti, che è stata approvata con i voti favorevoli di Sindaco, Pd, Gruppo Misto, Partito comunista dei lavoratori, Comunisti italiani.
Astenuti Forza Italia Pdl, Lega Nord, An Pdl.

Quindi si è passati al punto 9, variazione di bilancio relativa al contributo di 130mila euro da parte della Fondazione Cassa di risparmio per la stagione concertistica estiva che prevede tre spettacoli, Tango sinfonico, Ciak in musica (omaggio a Nini Rosso) e soprattutto Lucio Dalla in concerto con la filarmonica Toscanini, il 23 luglio prossimo in piazzale Della Rosa.
Ci avvantaggiamo, ha detto l’assessore alla cultura Stefano Cardillo, di questo importante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio e anche del legame con la Toscanini, di cui siamo soci. La spesa complessiva, ha ricordato, è di 160mila euro. I trentamila euro mancanti verranno raccolti dalla vendita dei biglietti per Lucio Dalla.
Si è espresso sfavorevolmente Paolo Vincenzi, di Forza Italia Pdl. Abbiamo finanziato anche troppo, ha detto, questa orchestra. Ci vuole la copertura totale delle spese con certezza, garantita da sponsor e non legata a vendite di biglietti che in passato sono risultate scarse.
Secondo Luca Caselli, An Pdl, oggi non c’è bisogno di questo tipo di offerta. Sono lussi inutili con spese eccezionali mentre parliamo di costi della politica. Vorrei che la Fondazione ci potesse elargire fondi per migliorare il decoro e la manutenzione cittadina.
Secondo Gian Francesco Menani, Lega Nord, bisognerebbe fare più i conti con la borsa della spesa delle persone. Mentre si finanziano questi spettacoli si aumentano le spese scolastiche di percentuali importanti. Spendiamo troppo in cultura, questa città ha altre esigenze.
Cardillo ha replicato che il concerto di Dalla ha già avuto buon successo in passato, come del resto il concerto della Filarmonica Toscanini lo scorso anno a Palazzo Ducale. La Fondazione Cassa di risparmio, ha aggiunto, finanzia la cultura proprio perché i Comuni a causa delle priorità che devono tenere presente, tagliano sensibilente questo capitolo di spesa. Molta gente ci ringrazia per le proposte culturali e le molte iniziative serrali che offriamo.
Claudia Severi di Forza Italia Pdl ritiene che Sassuolo negli eventi estivi punti a un livello culturale troppo elevato, che non incontra la richiesta della gente. Le serate con la Toscanini hanno avuto pubblico pagante scarso e l’esperienza dovrebbe insegnare.
Raffaele Lettieri del Pd ha ricordato che la gente in questo difficile periodo è a volte costretta a rinunciare alle ferie e quindi un’offerta culturale cittadina è necessaria e gradita.
La variazione di bilancio è stata approvata con i voti favorevoli di Sindaco, Comunisti italiani, Pd, Nicola Caserta del Gruppo Misto.
Contrari Forza Italia Pdl, An Pdl, Lega Nord, Partito comunista dei lavoratori.