1.750.000 euro: questa è la cifra stanziata dal Programma Irriguo Nazionale per la messa in sicurezza dell’Impianto Sabbioncello di Quingentole (MN) del Consorzio di Bonifica Burana-Leo-Scoltenna-Panaro. Gli interventi riguardano il consolidamento e la ristrutturazione delle sei tubazioni prementi dell’impianto stesso, nonché il consolidamento delle arginature del Canale Sabbioncello, fonte idrica per le valli di bassa pianura e per i terreni posti fino in prossimità delle porte di Modena.
L’impianto Sabbioncello, in funzione dal 1957, preleva l’acqua dal fiume Po per irrigare 60.000 ettari di terre coltivate nelle province di Mantova, Modena e Ferrara mediante 6 gruppi di pompaggio con tubazioni che, immerse nel fiume Po, prelevano direttamente l’acqua dal fiume stesso. La zona servita dal Sabbioncello volge sempre più nella direzione di un’agricoltura intensiva che si avvale di sistemi irrigui d’avanguardia: è compito del Burana garantire un reticolo irriguo dotato della massima efficienza in grado di far fronte all’aumentato fabbisogno idrico e assicurando i massimi standard di sicurezza. Il Sabbioncello a causa dell’inevitabile obsolescenza e delle aumentate esigenze irrigue della zona, servita dall’impianto per almeno 6 mesi all’anno, è stato nel tempo oggetto di numerosi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che hanno riguardato le apparecchiature elettriche, meccaniche e, in misura minore, le parti strutturali e civili dell’impianto, anche per garantire prelievi d’acqua in presenza di estati sempre più siccitose.
“Abbiamo riscontrato un ammaloramento delle sei tubazioni dell’impianto Sabbioncello dovuto ad un accentuato stato di corrosione, la presenza di numerosi fori passanti e ruggine nella struttura portante dei tubi stessi – afferma il direttore del Burana Gianni Chiarelli – e ciò comporta l’insorgenza di filtrazioni con pregiudizio della sicurezza dell’impianto. I lavori sono iniziati e oggi si può dire conclusa la parte di consolidamento del Canale tramite l’infissione delle palancole, necessaria per prevenire cedimenti dell’argine causati principalmente dalla presenza di nutrie. Nell’impianto sono invece già stati realizzati gli scavi principali e siamo approntando la sostituzione della prima tubazione. I lavori proseguiranno durante tutto il periodo estivo senza pregiudicare l’attività irrigua ed evitando le sostituzioni dei tubi in concomitanza con le piene idrauliche del Po”.
“L’Impianto Sabbioncello serve un territorio di bassa pianura dall’economia agricola importante. Dopo oltre 50 anni di attività dell’impianto, il complesso e delicato lavoro di sostituzione delle tubazioni rappresentava la soluzione più opportuna sia dal punto di vista economico che tecnico” conclude il presidente del Consorzio di Burana Fausto Balboni.