Si trasmette la lettera inviata dalla vicesindaco Adriana Scaramuzzino e dall’assessore Giuseppe Paruolo al presidente dell’Associazione Andromeda,
Enrico Paolo Raia.
“Da diversi giorni questa Amministrazione riceve telefonate da cittadini anziani, disabili o loro famigliari, che richiedono l’installazione di
condizionatori d’aria in previsione del caldo estivo sulla base di quanto detto loro dall’Associazione Andromeda, si informano sulle motivazioni di un mancato finanziamento da parte del Comune alla medesima associazione, ed
in generale riferiscono informazioni errate che gli sarebbero state fornite dall’Associazione da Lei presieduta.
Si precisa che il Comune di Bologna non ha mai promosso l’installazione di condizionatori d’aria presso privati (apparecchiature che, fra l’altro,
comportano un sovraccarico energetico e di verifiche tecniche di installazione, di manutenzione e di uso appropriato) mentre ha promosso il condizionamento di centri sociali e di luoghi collettivi di ritrovo frequentati da anziani, ed in quanto tali fruibili da molte persone.
Quest’anno, come gli anni scorsi, il Comune di Bologna e l’AUSL hanno predisposto il sistema di sostegno delle reti sociali e di supporto alla
popolazione anziana fragile come previsto dal piano delle attività del fondo per la non autosufficienza in collaborazione con i Quartieri, il volontariato e le organizzazioni sindacali degli anziani.
Esiste una chiara e precisa distinzione fra la positiva valutazione espressa in passato sull’attività dell’Associazione da Lei presieduta che, sulla base di proprie considerazioni e su fondi raccolti a tal fine, ha promosso la donazione di condizionatori d’aria ed una presa in carico da parte dell’Amministrazione di tale attività, e sono certo che a Lei non sfuggirà la profonda differenza.
Informazioni non corrette fornite ai cittadini non solo non hanno l’effetto di orientare questa Amministrazione all’erogazione di finanziamenti
specifici, ma sono in contrasto con le leggi che prevedono contributi diretti ai cittadini per l’adattamento domestico e disorientano cittadini
già in una condizione di difficoltà socio-sanitaria, allungando i tempi con i quali è invece possibile rispondere alle loro esigenze.
Dopo che funzionari comunali hanno tentato ripetutamente di mettersi in contatto con Lei o altri rappresentanti dell’Associazione via mail, fax e telefono, senza mai ricevere risposta, ci siamo risolti a scriverLe per invitarLa a vigilare con la massima attenzione perché da parte dell’Associazione da Lei presieduta non vengano fornite informazioni
fuorvianti ai cittadini”.