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Parco di Vezzano: Provincia e Comune per il rilancio

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Il Consiglio Provinciale, presieduto da Massimiliano Camurani, ha approvato con 17 voti a favore (Pd e Rifondazione comunista) e 4 contrari (Fi-An-Udc) la convenzione che prevede l’affidamento della gestione del Parco di Vezzano al Comune di Vezzano sul Crostolo.


Ad illustrare i contenuti della convenzione all’Assemblea è stato l’assessore provinciale Luciano Gobbi, ripercorrendo brevemente la storia del Parco: “Si tratta di un’area che agli inizi del Novecento è stata oggetto di un vasto intervento di forestazione che oggi si sta trasformando in un bosco di latifoglie tipiche delle nostre zone collinari. Nella zona circostante poi vi è un’intesa presenza faunistica, un territorio dunque particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico, caratterizzato da ecosistemi in equilibrio, di cui il parco è una nicchia pregiata”. L’assessore Gobbi ha poi voluto ricordare che “ogni anno sono circa 12 mila i visitatori del Parco, di cui molte scolaresche che qui possono svolgere attività pratiche, nell’ambito di iniziative didattiche di educazione ambientale”.

Gobbi ha infatti spiegato che “oggi il Parco rappresenta un centro di educazione ambientale che propone al visitatore svariati percorsi educativi che valorizzano i caratteri della naturalità dei luoghi, accanto ai temi propri delle fattorie didattiche. E’ nostra intenzione conservare questa importante vocazione, coinvolgendo e rafforzando sempre più la collaborazione con il mondo dell’associazionismo che opera sul territorio vezzanese, in quanto portatore di energie e professionalità davvero eccellenti”.

L’assessore Gobbi è passato poi ai dettagli della convenzione: “La Provincia resta proprietaria del Parco, al Comune spetterà la gestione del Parco. Si è cercato un coinvolgimento diretto degli Enti Locali anche per garantire una tempestività negli interventi che si renderanno via via necessari. Inoltre questa modalità consentirà da parte dell’Amministrazione comunale interessata una visione più di insieme del territorio di cui questo Parco è parte integrante”.

E ancora: “La Provincia continuerà ad essere coinvolta nella programmazione delle attività e nel loro monitoriaggio, in quanto manterrà la custodia dell’area e la responsabilità degli interventi di manutenzione straordinaria”.
Passando poi a ciò che questa convenzione comporta in termini di risorse, l’assessore Gobbi ha spiegato che “negli ultimi anni la media degli investimenti per anno si è attestata intorno ai 45 mila euro. Complessivamente per il 2008, l’impegno della Provincia ammonterà a 50 mila euro, una spesa leggermente più alta, volta a sostenere e incrementare le attività di comunicazione, divulgazione e promozione”.

Riguardo ai tempi, l’assessore Gobbi ha così delineato le tappe dell’entrata a regime della convenzione: “Entro settembre intenzione dei due enti attivare le procedure concorsuali pubbliche, anche negoziali, in modo da potere individuare già entro novembre il nuovo gestore; dal gennaio 2009, quindi, inizierà l’attività della nuova gestione, nella piena responsabilità del Comune, avendo la Provincia ultimato gli interventi di manutenzione straordinaria già programmati”.

“Un’operazione non chiara” è stato il commento del consigliere di An-Pdl Giuseppe Pagliani. “Non voteremo a favore di una convenzione i cui criteri non vengono esplicitati in maniera trasparente. Soprattutto non si riesce a capire quali sono i vantaggi reali che la Provincia trarrebbe da questo affidamento al Comune di Vezzano della gestione. Crediamo piuttosto che in realtà i presupposti di questa convenzione non siano poi così nobili”.

Angelo Paterlini, consigliere del Pd, ha detto invece che “sono molto chiare e condivisibili le ragioni di questa convezione, volta ad ottimizzare le risorse e coinvolgere cittadini e associazioni nella gestione della cosa pubblica”.

“Non stiamo parlando di una struttura in crisi che oggi necessita di essere salvata ha sottolineato Sereno Prodi del Pd – L’operazione si connota per l’obiettivo di un ulteriore sviluppo di qualità, anche in funzione del cambiamento dell’area circostante nel tempo.Credo che conservare il coinvolgimento della proprietà segna l’impegno di valorizzare la valenza pubblica che caratterizza l’area, ricordiamo particolarmente frequentata dalle scolaresche a scopo didattico”.