Il sindacato Poste Slc/Cgil denuncia un ulteriore aggravamento delle già disastrose condizioni in cui si trovano a lavorare i portalettere di Modena
e provincia. La mancanza strutturale di addetti produce effetti dirompenti sulla qualità del servizio e sulla possibilità di sviluppo dell’azienda stessa.
Poste Italiane Spa nella nostra provincia negli ultimi dieci anni ha tagliato più di 600 posti di lavoro, dagli oltre 2.000 degli inizi anni
Novanta, agli attuali 1.370. Mancano decine di postini per coprire le zone di recapito della nostra
provincia e l’azienda, invece di assumere, scarica sul malridotto personale in servizio l’onere di ovviare a tali deficienze anche attraverso minacce e vessazioni che dipingono un quadro organizzativo a tinte fosche.
In questa situazione non è possibile garantire la necessaria qualità dei servizi postali; la posta ordinaria viene recapitata non prima di 7 giorni,
le fila agli sportelli si allungano e laddove i distacchi di personale non sono sufficienti a coprire le criticità, per mancanza di personale, vengono ridotti i giorni di apertura.
Secondo la valutazione del sindacato nel territorio provinciale modenese sarebbero necessarie almeno 100 assunzioni nei settori del recapito e della sportelleria degli uffici postali.
Comuni come Carpi, Vignola, Mirandola, Finale Emilia e Novi, soltanto per citarne qualcuno, hanno diverse zone di recapito “scoperte” e i lavoratori in servizio suppliscono come possono a queste carenze con prestazioni
aggiuntive che comunque non bastano a risolvere le criticità.
Di ferie nemmeno a parlarne tant’è che ogni lavoratore ha un arretrato che per smaltirlo dovrebbe rimanere a casa per dei mesi.
E’ ora che anche i cittadini, le associazioni imprenditoriali, le istituzioni e gli stessi politici del nostro territorio provinciale
conoscano la situazione reale in cui versa Poste Italiane e facciano sentire la loro voce perché il rischio che i disservizi si traducano in
caos è dietro l’angolo.
Il sindacato Slc/Cgil, con le altre organizzazioni sindacali, ha chiesto all’Azienda un incontro chiarificatore e in mancanza di adeguate risposte
aziendali rispetto ai problemi posti, sono pronti ad intraprendere ogni azione che tuteli i diritti dei lavoratori e dei cittadini.