Ci sarà musica ovunque a Modena, sabato 21 giugno, per la grande festa che celebra il solstizio d’estate: invaderà le strade, si fermerà nelle piazze e nei cortili, risuonerà nelle chiese, riempirà parchi e giardini in una miscela di generi e stili, di artisti affermati ed emergenti.
Sono oltre cinquanta i concerti e gli eventi musicali, tutti a ingresso libero, che, dalla metà del pomeriggio fino a notte, daranno vita alla 1ª edizione modenese, e l’unica in Emilia, della Festa della musica, evento internazionale che si svolge contemporaneamente in molte città europee e italiane per festeggiare l’inizio ufficiale dell’estate. A Modena la manifestazione, promossa dal Comune e dalla Provincia con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, assume un particolare carattere “naturale” perché conclude il Convegno mondiale sul biologico che inizierà il 16 giugno. Informazioni: tel. 059 209199.
La Festa della musica avrà un’anteprima a Nonantola, venerdì 20 giugno, con il concerto di Cristina Donà e tanta altra musica nelle vie e nelle piazze del centro storico.
«La festa è un evento straordinario che per un giorno porterà musica per tutti in tutta la città – commenta Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura – da un lato inserendo Modena in un circuito internazionale e dall’altro coinvolgendo nell’organizzazione il tessuto locale con la partecipazione di ben venti associazioni ed enti di musica e spettacolo».
A riempire di note ed emozioni le piazze modenesi ci saranno Davide Van De Sfroos e il folk del lago di Como, il rock dei toscani Baustelle, la musica africana di Baba Sissoko accompagnato dall’Orchestra di piazza Caricamento; il jazz del fisarmonicista Antonello Salis e del quartetto di Franco Cerri, le voci della lirica modenese e nazionale Mirella Freni e Raina Kabaivanska. La musica diventa percorso dell’anima con i concerti classici nelle chiese del centro storico dove protagonista è l’organo, e si associa al benessere con le lezioni concerto sulla natura. Gli incontri e le suggestioni proseguono sulle strade con piccoli concerti di musica etnica, folk e jazz, danza di strada, dj set e la musica itinerante delle “marching band”. Nel giorno della Festa si svolgerà anche la fase finale di “Musica per passione”, concorso di musica acustica per “ragazzi” dai 9 ai 99 anni riservato a studenti e musicisti non professionisti, promosso dalla sede modenese della Gioventù musicale d’Italia.
Emozioni con i Baustelle, Baba Sissoko e Van De Sfroos
Sono i Baustelle, gli autori di “Charlie fa surf”, una delle canzoni più note e discusse degli ultimi tempi, a chiudere la piccola maratona di concerti del parco Novisad. Il gruppo senese dal nome tedesco che significa “cantiere, lavori in corso”, salirà sul palco poco dopo la mezzanotte per presentare “Amen”, l’ultimo lavoro della band che contiene canzoni d’amore e molti riferimenti al contesto sociale che stiamo vivendo.
In apertura, dalle 17,30, i concerti di Marta sui tubi, una delle migliori live-band in circolazione, e di Paolo Benvegnù, autore dell’apprezzato album “Le labbra”.
Le grandi emozioni in musica proseguono in piazza della Pomposa dove, alle 21, si esibiranno il maliano Baba Sissoko, maestro indiscusso del tamani, percussionista e polistrumentista, originario di una grande dinastia di “griots” del Mali, il cui ruolo nella tradizione è quello di riconciliare i cuori e gli animi. Baba Sissoko suonerà con la Banda di piazza Caricamento, 16 musicisti con base a Genova ma provenienti dai cinque continenti. Lo spettacolo, in collaborazione con il Centro musica e il Centro stranieri del Comune di Modena, sarà una trascinante miscela di ritmi cubani e africani, voci rap delle metropoli, melodie vocali dell’Europa dell’est, del Brasile, dell’India e dell’Italia.
E infine, alle 21,30, arriva ai Giardini ducali Davide Van De Sfroos, al secolo Davide Bernasconi, che presenta l’ultimo lavoro “Pica!”, uscito in febbraio ed entrato, per la prima volta, nella “top five” delle classifiche di vendita. Cresciuto a Mezzegra, nel cuore del lago di Como, Van De Sfroos scrive e canta in dialetto “laghée” storie e personaggi forti, scomodi e poetici.