Domani, venerdì 20 giugno, a partire dalla ore 11.00, il Centro Didattico Interdipartimentale della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (via del Pozzo 71) ospiterà a Modena un seminario dal titolo “Inibition of Insulin – like Growth Receptor 1 for Uveal Melanoma and Choronal Neovascularization” (Inibizione del recettore per il fattore di crescita insulino-simile come approccio terapeutico per il melanoma dell’uvea e per la neovascolarizzazione oculare), tenuto dal dott. Mario Alexander Economou del Karolinska Institute di Stoccolma (Svezia) e organizzato dal Dipartimento Integrato di Oncologia ed Ematologia del Policlinico di Modena diretto dal professor PierFranco Conte.
“La formazione di nuovi vasi sanguigni, detta neo-angiogenesi, – spiega il prof. Massimo Dominici dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – è alla base di frequenti stati patologici quali l’infiammazione ed i tumori. Strategie in grado di bloccare questo fenomeno rappresentano quindi obiettivi della terapia per stati infiammatori cronici e per la cura del cancro. Di queste strategie, in grado di bloccare il fenomeno, parlerà il dottor Economou, focalizzandosi soprattutto sulla biologia ed i possibili nuovi approcci terapeutici del melanoma dell’uvea, una regione dell’occhio”.
Il melanoma dell’uvea è il più frequente tumore maligno oculare in età adulta con una prognosi gravata da una mortalità che raggiunge il 50%, frequentemente per metastasi al fegato. Sebbene siano tumori rari (in Italia si verificano circa 350 nuovi casi ogni anno), i melanomi oculari sono caratterizzati da una prognosi spesso grave. Essi, infatti, sono di solito asintomatici sin quando raggiungono dimensioni ragguardevoli o interessano l’area maculare, manifestandosi, spesso, con disturbi non specifici dell’acuità visiva e quindi difficilmente inquadrabili.
Il ricercatore del Karolinska Institute, dopo anni di ricerca, ha individuato innovative strategie terapeutiche in grado di bloccare la crescita del melanoma dell’uvea grazie al blocco della neo-angiogenesi. L’impatto della sua ricerca, pubblicato su riviste internazionali, consente di introdurre terapie mirate anti-IGF1-R (Insulin-like growth factor receptor 1) utili non solo per la lotta al melanoma, ma anche per la cura di malattie infiammatorie dell’occhio quali la degenerazione maculare.
Il seminario è l’inizio di una collaborazione tra il Karolinska Institute ed il laboratorio di ricerca contro i tumori dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, coordinato dal dr. Massimo Dominici e dal Prof. PierFranco Conte, al fine di creare innovativi approcci per la cura del melanoma maligno basati su terapie cellulari e geniche. L’evento è reso possibile grazie ad un finanziamento dell’Associazione Italiana Ricerca Cancro (AIRC).