Si aspettava qualcosa di più, Marino Lorenzini (GdL), dal documento con cui la Giunta provinciale ha portato le sue variazioni al bilancio di previsione per il 2008. “Non è mancata la presenza e l’impegno dell’Assessore Benuzzi in Commissione Bilancio – ha detto Lorenzini, che di quella Commissione è il Presidente – ma nonostante si siano trovate alcune parziali soluzioni per fronteggiare un calo di entrate di 40 milioni di euro, cui la Provincia ha dovuto far fronte nel 2007, si è mancata l’occasione di rivedere nel suo insieme il sistema della spesa provinciale”.
Il consigliere ha infatti notato che di fronte a una diminuzione di entrate così importante sarebbe stato necessario fare delle scelte più coraggiose, premiando quei settori che forniscono dei servizi alla cittadinanza (come la manutenzione stradale, o la scuola), e tagliando invece le voci di spesa non più sostenibili. Alcune di queste, ha affermato il Presidente del Gruppo della Libertà, servono per finanziare attività molto distanti dalla finalità dell’Ente (come quelle per il sostegno alle politiche di pace), altre fanno sopravvivere delle strutture sovradimensionate nel personale (come il servizio Studi e Progettazioni), altre, addirittura, hanno la funzione di realizzare dei documenti come il Piano territoriali di coordinamento provinciale (Ptcp), che ha un impatto negativo sui Comuni, ingessando con le sue norme eccessivamente dettagliate, ogni proposta originale.
Lorenzini ha puntato il dito anche su quelle società nel cui Consiglio di Amministrazione siede un rappresentante di Palazzo Malvezzi: “La Provincia è dentro a tante partecipazioni che non rendono nulla – ha sostenuto – e non si preoccupa di quelle che avrebbero una vera rilevanza strategica, come la gestione del patrimonio immobiliare pubblico”.
”Il costo per il funzionamento dell’Ente è sicuramente elevato – ha detto ancora il Presidente del GdL – ma questo dipende anche da una incapacità di utilizzare al meglio le proprie risorse interne. Come giudicare, altrimenti, il fatto che le spese per il mantenimento degli uffici provinciali siano rimaste invariate, con un incremento delle spese per il personale che è passato dal 16% del bilancio complessivo nel 2003 al 31% nel 2007?”
”Questo bilancio – ha concluso Lorenzini – si è rivelato un’occasione perduta per dare una sterzata importante al riordino organizzativo della Provincia, rendendolo un Ente più efficiente e meno costoso per la collettività”.