Eletto all’unanimità il nuovo Presidente del Gruppo Giovani Ascom di Bologna: è Matteo Maria Elmi, titolare di due strutture alberghiere, vice Presidente di Federalberghi Bologna e Presidente uscente del Comitato Giovani Albergatori.
Nel corso della riunione del direttivo svoltosi a Palazzo Segni- Masetti, sede di Ascom Bologna, sono stati nominati vice Presidente Chiara Zerbini e Roberto Accorrà. Fanno parte del Consiglio i giovani imprenditori Michele Cossio, Marcello Maschio, Annalisa Piccinelli, Massimo Zivieri, Dario Andreetti, Francesca Veronesi e Marcello Di Lieto. Nel corso della riunione il neo Presidente nel presentare il programma per il prossimo quadriennio ha espresso un sentito ringraziamento a Marco Giordano, Presidente del Gruppo da più di un decennio esprimendogli vivo ringraziamento per il lavoro svolto ed i risultati conseguiti nell’Associazione e alla Camera di Commercio.
“Complessità, globalità, velocità ed instabilità- ha rilevato Elmi- sono le grandi questioni che i giovani imprenditori devono saper gestire in modo eccellente nell’attuale situazione nazionale”.
Affrontando, poi, in particolare le politiche giovanili, rivisitate in chiave territoriale sia su problematiche meramente di tipo economico, il neo Pesidente ha manifestato la sua particolare attenzione al tema formativo, come aveva fatto quando era alla guida dei giovani albergatori locali, in continuità con quanto fatto dal suo predecessore.
“Il gruppo si propone inoltre di rafforzare il rapporto con le Istituzioni locali attraverso la programmazione di incontri su tematiche di comune interesse, quali ad esempio l’andamento dell’economia bolognese ed il degrado. Sono oltre 3000 i giovani imprenditori con un’età inferiore ai 40 anni nella provincia di Bologna iscritti ad Ascom- ha specificato Elmi – con grande orgoglio e senso di responsabilità ho deciso di accettare l’invito, a suo tempo rivoltomi, di ricoprire questo incarico di presidente, pur essendo consapevole delle luci e delle ombre che gravano sul futuro della città che versa ormai da svariati anni in un lento ma continuo degrado, situazione indiscutibilmente avversa non solo per chi vi abita ma anche per coloro che investono quotidianamente qui le loro risorse e vi progettano il futuro. In questo momento noi giovani imprenditori siamo vittime di un sistema politico istituzionale che impedisce la crescita della nostra città. Basti pensare che l’ Emilia- Romagna è l’unica ad aver disperso risorse scegliendo di non investire in maniera massiccia su quanto già esistente ma optando per destinarle ad un sistema aeroportuale, per esempio, frammentato su svariate città e quindi non in grado d’ accogliere i grandi flussi, o ancora, basti pensare agli innumerevoli quartieri fieristici presenti a livello regionale. Oggi non è più il tempo di muoversi così: l’ economia è globale, i grandi operatori europei e mondiali non sono più i vicini di casa, ma le grandi e forti alleanze vanno strette a livello sovra-regionale. Bisogna essere lungimiranti, guardare non a domani, ma andare oltre. L’ Expo di Milano è un evento che Bologna deve e non può permettersi, di non saper sfruttare. Bologna, grazie all’alta velocità, disterà solo quaranta minuti dal capoluogo lombardo, sarà una sorta di periferia. Ecco, queste sono le sinergie che oggi bisogna stringere: Milano è sicuramente una città in cui passeggiare intorno al Duomo a sera inoltrata è un vero piacere sia per i cittadini che per i turisti ma anche Bologna ha tutte le carte in regola per stare tra le grandi dello scenario economico e turistico nazionale ed europeo. La cosa che più mi dà fiducia è che, la mia città, proprio perché per anni si è permessa di dormire sui fasti del passato può oggi risvegliarsi facendo proprie le positività che altri hanno già sperimentato come vincenti”.