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La seconda giornata del Congresso mondiale del biologico di Modena

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Dalla salute alla giustizia sociale, passando per le politiche di supporto, esperti, tecnici e scienziati a confronto sulle sfide per costruire un futuro sano e sostenibile. Tre appuntamenti arricchiscono il programma della seconda giornata del Congresso mondiale del biologico di Modena.

Tra gli ospiti il pediatra Alan Green, l’attivista americana Frances Moore Lappé e la leader dei Verdi tedeschi Renate Künast. Sono questi i temi i personaggi con cui giovedì 19 giugno continua a Modena il 16° Congresso mondiale dell’agricoltura biologica, organizzato da Ifoam,la Federazione internazionale che riunisce i movimenti per l’agricoltura biologica di 108 Paesi, insieme a Provincia di Modena e Aiab Emilia Romagna (Associazione italiana per l’agricoltura biologica), con il sostegno del ministero delle Politiche agricole, del ministero dell’Ambiente e della Regione Emilia Romagna.

Il Congresso si svolge fino a venerdì 20 giugno con oltre 1500 partecipanti impegnati ad approfondire in decine di seminari i quattro principi dell’agricoltura biologica: la salute, l’ecologia, l’equità solidale e la cura.

La conferenza su salute, educazione e alimentazione è in programma, dalle ore 11,15 alle 18, presso la Sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto 134). Coordinata da Johanna Maria Catharina Blom, pediatra e docente presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, la conferenza si articolerà in un modulo dedicato all’educazione alimentare, più due workshop sulla formazione professionale di nutrizionisti, educatori e agricoltori e sulle opportunità del biologico per i servizi di ristorazione scolastica.

Un futuro sano inizia da bambini in salute. L’educazione all’alimentazione a partire dalle scuole può essere quindi la strategia vincente per far diventare i bambini degli adulti sani e consapevoli. La conferenza sarà l’occasione per presentare le più significative esperienze di educazione alimentare e di ristorazione scolastica realizzate in Italia, Svezia, Germania, Giappone e America Latina, che saranno commentate da specialisti italiani e internazionali. Tra questi sarà presente Alan Greene, pediatra dell’Università di Stanford e vincitore del premio “Yahoo Internet Life’s” come miglior risorsa “on line” per i genitori. Sul suo sito www.drgreene.com Greene risponde, infatti, alle domande e alle preoccupazioni di genitori di tutto il mondo. Alla conferenza parteciperanno inoltre Andrea Segrè, preside della facoltà di Agraria di Bologna e ideatore del “Last Minute Market”, il progetto che permette il recupero dei prodotti alimentari rimasti invenduti nei supermercati, e la statunitense Frances Moore Lappé, fondatrice insieme alla figlia Anne dello Small Planet Institute, un’organizzazione per la promozione dello sviluppo sostenibile. Quarta americana a ricevere nel 1987 in Svezia il Right Livelihood Award per “aver individuato le cause economiche e politiche della fame nel mondo”, Frances Moore Lappé è autrice di numerose pubblicazioni. Con il suo bestseller del 1971, “Diet for a small planet”, ha attirato l’attenzione di un’intera generazione sul legame fra la fame nel mondo e le scelte di tutti i giorni.

Dovere dei movimenti per l’agricoltura biologica è continuare a crescere rispettando e promuovendo i valori sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Salute, ecologia, equità e cura sono d’altronde dal 2005 i principi adottati dai movimenti di 108 paesi che aderiscono all’Ifoam. Ma che cosa può ancora fare nel concreto il settore bio per diffondere i diritti umani e civili? A questo interrogativo si darà risposta nella conferenza sulla giustizia sociale, alla Sala Panini della Camera di Commercio a partire dalle ore 11.15. Moderato da Jaqueline Haessig Alleje del direttivo mondiale dell’Ifoam, il convegno metterà in rassegna alcune buone pratiche di cooperazione e commercio equosolidale, come “The Ethiopian Honey Project” ideato dall’ong modenese Moxa o le esperienze internazionali di Cooperatives Sin Fronteras. Al convegno si parlerà anche di agricoltura sociale, con il progetto europeo “So Far” che sarà presentato dal coordinatore Francesco Di Iacovo (professore di Economia agraria dell’Università di Pisa), e di sviluppo socioeconomico, con gli effetti positivi che l’adozione dell’agricoltura biologica ha dato agli abitanti di Jenin in Palestina o di Trujillo in Colombia. Le strategie e i progetti più innovativi per rafforzare la giustizia sociale attraverso il biologico saranno approfonditi in un forum aperto in programma sabato 21 giugno alle ore 15.30.

Le politiche di sostegno all’agricoltura biologica, esperienze e lezioni in giro per il mondo è invece il titolo dell’appuntamento in programma dalle ore 11,15 alle 18,30 presso l’auditorium della Fondazione Marco Biagi (viale Storchi 2). Organizzato dal Centro internazionali di alti studi agronomici mediterranei (Ciheam) e dall’Istituto agronomico mediterraneo di Bari (Iamb) con la supervisione di Patrizia Pugliese della Rete per l’agricoltura biologica del Mediterraneo (Moan – Mediterranean Organic Agriculture Network), il convegno ha l’obiettivo di stimolare il dibattito sul ruolo dei governi nello sviluppo del bio e di favorire la cooperazione tra politici, amministratori e operatori. Nuovi spunti di riflessioni saranno dati dalla presentazione di alcune delle più emblematiche esperienze di politiche di supporto locali, nazionali e internazionali, a partire da Emilia-Romagna, Polonia e Repubblica Ceca, per arrivare in Marocco, Corea del Sud e Brasile. Al convegno saranno presenti i ministri dell’agricoltura della Tunisia e dello Stato di Paranà in Brasile Samia Maamer Belkhiria e Walter Bianchini, la leader dei partito tedesco dei Verdi ed ex-ministro Renate Künast e il professore Nic Lampkin dell’Istituto di Scienze rurali dell’Università del Galles.

Informazioni: Modena Bio 2008.