Si chiude lunedì 16 Giugno la rassegna Rocca in Musica dedicata alle “Isole Sonanti- Schegge di Mediterraneo”. Protagonisti della serata i Duonia con un concerto dedicato ai suoni della Sicilia. Il titolo del concerto è “Sicilia- dal Medioriente alla Trinacria”. L’appuntamento è per le 21.30 all’interno della Fossa Castellana.
Nati nel 1996 dall’Unione di quattro musicisti provenienti da varie esperienze artistiche, due dei quali ex Kunsertu, i Dounia fondono la singolare vocalità mediorientale di Faisal Taher ad un inedito amalgama di melodie, armonie e ritmi provenienti da ogni angolo del Mediterraneo.
Il risultato supera qualsiasi forma di contaminazione, per creare un microcosmo sonoro dove, in un intreccio armonico essenziale e ricercato, ogni singola nota assume un valore fondamentale.
Il loro progetto musicale si basa su un set prevalentemente acustico, che affida ad ogni singolo strumento la prerogativa di esprimere – attraverso il proprio timbro – il fascino e le suggestioni del mondo dal quale proviene e al quale si rifà per tradizione ed evoluzione.
Il gruppo ha all’attivo partecipazioni a prestigiosi festival nazionali ed internazionali come il Womad 2000 a Palermo, il Womad 2001 a Reading in Inghilterra, il 2° World Music Festival di Belo Horizonte in Brasile.
Hanno pubblicato il loro primo album “New World” con Altrosud/Il Manifesto e sono presenti nella compilation “Disseminazioni” prodotta da Altrosud/il Manifesto e nella compilation di artisti siciliani Mastrarua, prodotta da Musica e Suoni/R.T.I., con il brano Salam ya bahar.
Molto attivi anche autori di colonne sonore i Dounia hanno composto le musiche per diversi spettacoli di teatro come Una donna di Ragusa con Aldo Reggiani, Medea, Che farai frà Jacopone, Corruzione al Palazzo di Giustizia tutti diretti da Ninni Bruschetta; per la fiction Un’isola d’inverno, prodotta dalla RAI per la regia di Gianluigi Calderone e per il film Rimedi contro l’amore di Giovanna Sonnino.
Inoltre con il poeta tunisino Moncef Ghachem hanno realizzato il reading Dalle sponde del mare bianco, registrato nel cd contenuto nell’omonimo libro edito da Mesogea, ulteriore esempio della loro visione a tutto tondo di un Mediterraneo porto franco d’arte e di suoni, aperto e confluente.