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Maranello: “Heidi” in scena tra letture e musiche

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Maranello: “Heidi” in scena tra letture e musiche
Letture animate dell’Associazione Librarsi (dal sito dell’associazione)

A settembre si va a scuola e si torna in biblioteca: la Biblioteca Mabic di Maranello invita i bambini e le famiglie alla lettura ad alta voce della storia di Heidi della scrittrice svizzera Johanna Spyri, pubblicata nel 1880. Appuntamento sabato 7 settembre alle ore 15.30 con la lettura animata teatralizzata a cura di Viviana Romanori proposta dall’Associazione Librarsi, con accompagnamento musicale di Benedetta Toni e Angela Casolari (ingresso libero fino ad esaurimento posti).

Ad interpretare i personaggi della storia (Heidi, il nonno, Peter, Clara, la Signorina Rottenmeier) i lettori dell’Associazione Librarsi. La lettura viene proposta a cinquant’anni della celeberrima serie a cartoni animati giapponese disegnata, tra gli altri, dal grande Hayao Miyazaki; uscita in Giappone nel 1974 e in Italia nel 1978, l’anime è tuttora un successo internazionale, specie in Italia, anche grazie alla sigla di Franco Migliacci, cantata da Elisabetta Viviani.

La proposta dei volontari di Librarsi riprende, come ritornello, il celebre canto per coinvolgere il pubblico nel ritmo giocoso della vicenda della piccola protagonista. La trama, tuttavia, delineata in forma esile attraverso le parole del testo, si incentra non solo sull’amicizia, i legami familiari e l’allegria della bimba con le caprette, ma soprattutto in termini attuali sulla natura fonte di salute e di trasformazione interiore, con la sua salubrità, con la bellezza espressa dai paesaggi montani e dai fiori alpini, con il legame vitale uomo-animali attraverso le utili capre. Non manca la contrapposizione monti e comunità di villaggio/città popolosa e competitiva, l’etica del lavoro e una religiosità profonda. E il valore dell’istruzione: anche Heidi, affascinata dalla lettura della nonna di Clara che legge la storia illustrata di un pastore, è conquistata dalla lettura. Infine, la forma di rappresentazione di Librarsi si sviluppa con scene “mute” e con dialoghi essenziali, con poche immagini, con gesti, costumi, oggetti volti a suggerire un mondo da scoprire e vivere come autentica dimensione.