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Gli eventi sassolesi nell’Ottantesimo della morte del sacerdote partigiano don Elio Monari

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Gli eventi sassolesi nell’Ottantesimo della morte del sacerdote partigiano don Elio MonariAvvicinandosi la data della fucilazione, nell’ottantesimo della ricorrenza della morte del sacerdote partigiano don Elio Monari (16 luglio 1944-16 luglio 2024), A.N.P.I. Sassuolo ha promosso un evento di approfondimento dell’esemplare figura di sacerdote, di concerto con il Comitato per la memoria di don Elio Monari martire della resistenza che ha attivato nella provincia di Modena numerose iniziative e con il patrocinio del Comune di Sassuolo che ha concesso la sala.

Alle ore 21 di sabato 29 giugno, nella Sala dell’Auditorium P. Bertoli in via Pia n.108, a Sassuolo si terrà la presentazione della biografia in corso di stampa di don Elio Monari a cura di don Angelo Belloni. Dialogherà con l’autore il prof. Enrico Ferri che ha già presentato per A.N.P.I- Sassuolo alcuni anni fa il suo libro Il sorriso dei ribelli nel quale spicca l’attività di soccorso di ebrei e militari instancabile e coraggiosa di don Elio Monari. Introdurrà la serata per A.N.P.I Sassuolo Renzo Catucci. Prima della conferenza si celebrerà nel Duomo di San Giorgio una S. Messa alle ore19 presieduta da Mons. Luciano Monari nell’anniversario della prima S. Messa di don Elio celebrata proprio in quella chiesa.

La cittadinanza sassolese è invitata a partecipare in memoria dell’illustre concittadino.

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La figura di don Elio Monari (nome di battaglia don Luigi) Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria non ha bisogno di presentazioni.

Nasce il 25 ottobre 1913 a Spilamberto (Modena). Cappellano, partigiano combattente.

Di modesta famiglia di agricoltori ed avviato al sacerdozio, nel 1936, a soli 23 anni, celebrava la prima Messa a Sassuolo, dove erasi trasferita la famiglia. Conseguì, poi, nell’Università Cattolica di Milano la laurea in lettere e dal 1938 al 1942 fu insegnante nel Seminario metropolitano di Modena. Si prodigò durante la guerra nel proteggere e dare asilo ad ebrei, a perseguitati politici ed a prigionieri delle Nazioni Unite. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 fu a capo di una organizzazione clandestina di soccorsi dalla Svizzera a Roma. Nel maggio 1944, venuto a conoscenza che era stato spiccato un mandato di cattura contro di lui, si rifugiò sulle montagne del Modenese dove si aggregò alla Brigata Italia, come cappellano. Divenne poi il cappellano di tutte le formazioni partigiane del Modenese e del Reggiano, noto col nome di Don Luigi. Il 5 luglio 1944, catturato durante un’azione di rastrellamento a Piandelagotti mentre confortava un compagno ferito, fu trasportato nelle carceri di Firenze e lì torturato. Si ritiene sia stato fucilato assieme ad altri cinque partigiani il 15 o il 16 dello stesso mese. Gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al V.M. alla memoria con la seguente motivazione:

“Ministro di cristiana carità e patriota di sicura fede, subito dopo l’armistizio si prodigava con solerte e generosa attività nel soccorrere internati italiani e prigionieri alleati, molti ponendo in salvo ed alcuni sottraendo a morte sicura. Primo tra i cappellani di unità partigiane operanti nell’Appennino Modenese era a tutti di indimenticabile esempio, sia nel santo esercizio della sua missione, sia nei pericoli del combattimento che sempre affrontava con valore di soldato e pietà di sacerdote. Per soccorrere un morente presso le linee nemiche e (come aveva a dire ai compagni prima di uscire dai ripari) per dare la vita allo scopo di salvare un’anima, veniva catturato dai tedeschi, spogliato delle vesti sacerdotali, brutalmente percosso ed avviato a lungo martirio nelle carceri di Firenze. Fra le atroci sevizie, sopportate con la fermezza dei forti, sempre incoraggiava e confortava i compagni sofferenti e li benediceva prima di avviarsi all’estremo sacrificio. Firenze, Piazza Washington, 16 luglio 1944“. 

Don Elio Monari è figura centrale nell’istruttoria promossa nel 1970 dal Comune di Sassuolo per ottenere il riconoscimento dell’attività resistenziale locale, pubblicata nell’opuscolo “Proposta del Consiglio Comunale di decorare al valore Militare il Comune di Sassuolo per il contributo dato alla guerra di liberazione. Atti del Consiglio comunale adottati nella seduta del 23 dicembre 1970”. Il Comune di Sassuolo, anche per il sacrificio di don Elio Monari, fu insignito della Croce al Valor Militare al Gonfalone.

La Città di Sassuolo ha intitolato a don Elio Monari un edifico scolastico oggi destinato ad altre funzioni pubbliche e nell’atrio superiore del Municipio è esposto in modo permanente il Ritratto di don Monari Medaglia d’Oro, olio su tela del pittore modenese Carlo Mattioli (1911-1965), al quale la Città di Sassuolo lo commissionò in memoria.