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Pubblicata l’edizione 2023 della carta dei Servizi di SETA

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Pubblicata l’edizione 2023 della carta dei Servizi di SETASETA, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale su gomma nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, ha pubblicato l’edizione 2023 della Carta dei Servizi, il documento di riferimento del servizio erogato nel quale sono riportati gli indicatori qualitativi e quantitativi previsti, i ruoli e le competenze dei soggetti coinvolti nel sistema, i riferimenti normativi ed il Regolamento di trasporto, oltre all’indicazione degli strumenti di tutela dei clienti in caso di disservizio.

La pubblicazione della Carta dei Servizi (disponibile in formato digitale sul sito web aziendale) rappresenta un elemento di trasparenza verso utenti e cittadini ed è parte fondamentale della strategia di Responsabilità Sociale d’Impresa che caratterizza l’attività di SETA. Il documento fornisce inoltre l’occasione per dare conto dell’attività svolta e dell’impegno che l’azienda sta attuando per garantire, anche in un contesto altamente problematico, la continuità di un servizio pubblico essenziale. Infatti, come già accaduto per le ultime due precedenti edizioni, anche questa Carta dei Servizi fotografa il momento di particolare difficoltà per il settore del trasporto pubblico italiano, che da ormai più di tre anni deve fronteggiare criticità straordinarie: dagli effetti negativi della pandemia alle tensioni geopolitiche internazionali che hanno provocato l’impennata dell’inflazione e di tutte le principali voci di costo (in particolare carburanti ed energia elettrica).

Soprattutto, sono le incertezze sul fronte delle risorse e delle politiche di sostegno al settore a preoccupare maggiormente Antonio Nicolini, Presidente di SETA: “Il contesto in cui operano le aziende italiane di trasporto pubblico – sottolinea – ha assunto, purtroppo, i contorni della tempesta perfetta: l’utenza, seppure in ripresa, è ancora lontana dai livelli pre-pandemici ed i costi di esercizio non accennano a diminuire. A differenza di altri settori, il trasporto pubblico locale non opera in un mercato autoregolato e si sostiene sul delicato equilibrio ricavi/costi. Ebbene, rispetto al 2019 si registrano ancora oggi ricavi inferiori mediamente del 15%, a cui si aggiungono gli elevati incrementi dei costi per il carburante e per le forniture in genere. Il tema ineludibile è quindi quello delle risorse strutturali, necessarie per garantire una prospettiva per il futuro del TPL e delle Aziende come SETA. L’intero settore del trasporto pubblico locale deve recuperare un posto prioritario nell’agenda del Governo nazionale: sono indispensabili misure stabili e consistenti (a partire dal rifinanziamento, non più rimandabile, del Fondo Nazionale Trasporti), che ne attestino la centralità per il sistema-Paese, riconoscendone il ruolo di servizio essenziale – come peraltro è apparso chiaro durante la pandemia – nonché strategico per gli obiettivi di sostenibilità ambientale e di progressiva decarbonizzazione del trasporto. Occorre aprire una fase nuova, anche approfittando dei fondi del PNRR per dare continuità agli investimenti in corso e finanziare il necessario adeguamento dell’offerta di servizio, come indicato dai PUMS”.

Nonostante le tante criticità affrontate, gli ultimi tre anni hanno anche evidenziato la grande capacità di SETA di reagire alle difficoltà. Come evidenziato nella Carta dei Servizi, infatti, nel triennio 2020-2022 l’azienda è riuscita a garantire la regolarità del servizio, a realizzare consistenti investimenti in nuovi mezzi e tecnologie ed a salvaguardare l’equilibrio dei conti e la solidità patrimoniale. I Bilanci di Esercizio SETA dal 2020 al 2022 si sono chiusi in sostanziale pareggio, inoltre l’azienda ha confermato – e, in alcuni casi, rilanciato – il proprio Piano Industriale che ha come focus principale il rinnovamento delle flotte e che, integrando anche risorse del PNRR, si pone come orizzonte temporale il 2026.

“Essere riusciti a mantenere i conti aziendali in ordine ed una buona solidità economico-finanziaria generale – sottolinea Nicolini – sono state le premesse necessarie per poter realizzare il nostro ambizioso progetto pluriennale di investimenti (sostenuto con risorse dei Comuni, della Regione Emilia-Romagna e per il 35% in autofinanziamento), le cui direttrici strategiche sono l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione, il miglioramento degli standard qualitativi, di sicurezza e di sostenibilità ambientale del servizio erogato. Pur dovendo fronteggiare diversi e cospicui ritardi nelle consegne (dovuti ai noti problemi del settore automotive), nel triennio 2021/2023 sono stati complessivamente circa 270 i nuovi bus acquistati, con un rinnovo importante delle flotte urbane che ha visto la rottamazione dei mezzi a Gpl e la sostituzione pressoché totale dei mezzi Euro 2 ed Euro 3 con nuovi mezzi ecologici. Nel triennio 2024-2026 saranno acquistati ulteriori 150 nuovi autobus, compresi 12 mezzi ad idrogeno per la rete urbana di Modena e 21 bus full electric per Reggio Emilia e Piacenza finanziati con fondi del PNRR. Complessivamente, quindi, nel periodo 2021-2026 SETA investirà oltre 142 milioni di euro sostituendo oltre 420 mezzi, pari a circa il 50% della flotta circolante nei tre bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Oltre a ridurre l’età media della flotta – che passerà dagli attuali 12 a circa 9 anni, in linea con gli standard europei – conseguiremo anche una decisa riduzione delle emissioni, in quanto tutti i nuovi mezzi saranno a nullo o basso impatto ambientale: metano, ibridi, elettrici, idrogeno”.

Per supportare la crescita della flotta ecologica, nel 2022 SETA ha realizzato a Piacenza e a Reggio Emilia due nuove infrastrutture di rifornimento di gas metano, che vanno così a completare la rete aziendale affiancando il distributore interno di Modena. Entro il 2024 verranno poi realizzate a Piacenza e a Reggio Emilia le infrastrutture di ricarica per i nuovi bus elettrici, ed un nuovo impianto di erogazione di idrogeno a Modena. Inoltre, in tutti e tre i bacini l’azienda sta utilizzando anche il biometano, di cui è previsto un impiego sempre crescente (nel 2024 costituirà il 25% del totale erogato sui mezzi SETA).

Importanti obiettivi sono stati centrati anche sul fronte dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione “Per migliorare l’accessibilità e la fruibilità del servizio – prosegue il Presidente Nicolini – e rendere così più attrattivo il trasporto pubblico locale per gli utenti. Da settembre 2021, grazie all’introduzione del sistema EMV, su tutti i mezzi urbani SETA è possibile pagare la corsa con la propria carta di credito o bancomat contactless, senza necessità di registrarsi preventivamente e senza costi aggiuntivi. Entro il 2023 il sistema EMV sarà disponibile anche su tutti i mezzi extraurbani: già entro settembre su quelli di Modena, a seguire anche su quelli reggiani e piacentini”.

Ultima e non meno importante azione strategica su cui SETA continuerà ad investire riguarda la gestione delle risorse umane e le azioni per il miglioramento del clima aziendale. Come rimarca il Presidente Nicolini: “Siamo impegnati per migliorare la condizione salariale, motivazionale, formativa e qualitativa del personale. Dal 2022 SETA assume esclusivamente con contratti a tempo indeterminato, abbiamo siglato un importante accordo aziendale di secondo livello ed offriamo ai dipendenti un consistente progetto di welfare, che recentemente ha visto l’apertura della prima palestra aziendale. Inoltre, ricordo l’attivazione di un progetto di formazione del personale (rivolto in promo luogo a giovani under 30 e donne disoccupate) che sta portando buoni risultati e con il quale vogliamo fronteggiare la carenza di autisti, situazione diffusa in gran parte delle aziende di trasporto pubblico di ogni parte d’Italia”.

In conclusione, per il Presidente di SETA “Se vogliamo davvero sostenere lo sviluppo sociale ed economico delle nostre città dobbiamo lavorare per renderle più vivibili, riducendo la congestione e l’inquinamento da traffico ed assicurando al contempo il diritto alla mobilità delle persone. In questa sfida è centrale il ruolo del trasporto pubblico locale: non sono quindi più rimandabili scelte strategiche, a partire dalle politiche pubbliche di sostegno del settore che consentano di elevare la qualità dell’offerta, per aumentare l’attrattività del servizio e l’utilizzo da parte dei cittadini”.

La Carta dei Servizi di SETA è disponibile in formato digitale sul sito web aziendale: oltre alla versione integrale ne è stata realizzata anche una versione sintetica tradotta in 4 lingue, accogliendo una sollecitazione specifica delle Agenzie per la Mobilità dei territori serviti dall’azienda.