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Riduzione gas serra, cambiamento climatico e contrasto alla povertà energetica: la Regione punta a completare l’adesione dei Comuni dell’Emilia-Romagna ai Piani di Azione per il Clima e l’Energia

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Riduzione gas serra, cambiamento climatico e contrasto alla povertà energetica: la Regione punta a completare l’adesione dei Comuni dell’Emilia-Romagna ai Piani di Azione per il Clima e l’Energia
Vincenzo Colla (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Completare il percorso d’adesione dei Comuni emiliano-romagnoli all’iniziativa europea del ‘Nuovo Patto dei sindaci’ per la redazione dei Piani di Azione per il Clima e l’Energia (PAESC), che hanno l’obiettivo di ridurre i gas serra, portare alla crescita della resilienza dei territori agli effetti del cambiamento climatico e contrastare la povertà energetica.

Dopo i primi due bandi regionali, che hanno visto il coinvolgimento di circa 230 Comuni emiliano-romagnoli per una copertura di una popolazione di circa l’88% dell’intero territorio, la Giunta ha varato, nel corso dell’ultima seduta, una nuova misura affinché i restanti enti locali dell’Emilia-Romagna, Comuni e loro Unioni, possano aderire.

Per far questo, la Regione ha messo a disposizione un nuovo bando, con risorse per 112mila euro, per la redazione dei PAESC. Le domande potranno essere inviate alla Regione dall’11 aprile al 20 maggio 2022.

“L’obiettivo -afferma l’assessore regionale allo sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla- è quello di coinvolgere gli Enti locali che non hanno ancora aderito e che, quali firmatari del ‘Patto per il lavoro e per il Clima’ sottoscritto con le istituzioni e le parti sociali, sono impegnati ad attuare una strategia coerente a quelle del Paese e dell’Unione Europea verso la neutralità climatica al 2050 e di rilancio e transizione verso un’economia più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale”.

Quello messo in campo da viale Aldo Moro è uno stimolo a condividere la visione europea continuando a ridurre le emissioni di gas serra sul territorio per raggiungere la  neutralità climatica al 2050 (con un target intermedio di meno 55% al 2030), aumentando la resilienza dei territori rispetto ai prevedibili impatti del cambiamento climatico e affrontando la povertà energetica come una delle azioni principali per garantire una transizione equa, in coerenza con gli obiettivi che si è posta la Regione con il Patto per il Lavoro ed il Clima.