Si sente spesso parlare di polizze case, solitamente sono accese per furto e incendi, perché più di tutte l’idea di un furto in casa è quella che terrorizza oltre la metà di tutto il popolo degli italiani, anche se solo una piccola percentuale ne prende le dovute precauzioni.
Le polizze contro il furto sono tutte quelle assicurazioni che servono per risarcire del tutto o in parte i danni che vengono arrecati all’immobile ed a tutti gli oggetti che poi sono stati rubati. Di solito vengono sottoscritte, come dicevamo, delle assicurazioni per furto ed incendio, anche se esistono polizze che coprono anche altre tipologie di danno.
In questa guida andremo a scoprire quali sono tutte le tipologie di polizze da analizzare e come fare per scegliere la migliore polizza responsabilità civile per casa.
Tipologie di polizza
La sottoscrizione di una polizza assicurativa non vuol dire solo assicurare alla propria casa la possibilità unica di essere protetta da furto e incendio ma ci sono, come anticipato, delle polizze che coprono anche tanti altri danni per quanto riguarda la propria casa e i beni.
Assicurazione a valore intero
Si tratta di una somma che viene indennizzata e corrisposta per quanto riguarda il valore reale e integrale di tutte le cose assicurate. Si deve fare attenzione ad una cosa, ovvero, se la stima dei beni che viene fatta al momento della firma del contratto risulta essere in difetto, ovvero il valore reale supera quello che viene stimato, la compagnia deve pagare il danno solo in parte.
Quindi, prendiamo in esempio che alcuni beni risultino di un valore pari a 100.000 euro, ma vengono assicurati come se ne valessero la metà (50.000 euro), nel caso vi siano dei danni per 30.000 euro la compagnia deve essere tenuta a risarcire solamente la metà (15.000 euro).
Assicurazione a primo rischio assoluto
Nel momento in cui si stipula la polizza, l’assicurato deve decidere una somma massima indennizzabile, ma che non va correlata al valore effettivo riguardante beni.
La compagnia è tenuta ed obbligata a risarcire il danno fino al massimale della somma assicurata, anche se il valore effettivo può risultare maggiore della somma assicurata.
Quindi, se volessimo fare un esempio dove siamo assicurati per 100.000 euro, ma il danno viene stimato dalla compagnia in 150.000 euro. Il totale dell’indennizzo sarà comunque pari a 100.000 euro. Per cui, si tratta della formula più costosa ed anche di quella più sicura dato che prescinde dal valore effettivo dei beni che vengono assicurati.
Polizza a valore d’uso
La polizza a valore d’uso riguarda l’indennizzo che è pari al valore che la cosa che viene assicurata ha al momento del danno, tenendo sempre conto del deprezzamento che viene correlato dall’utilizzo della stessa.
Polizza a valore nuovo
In ultimo, si ha un indennizzo che è pari al valore totale, come può essere per la ricostruzione per il fabbricato, oppure di riacquisto per il contenuto, senza che vi sia alcun deprezzamento. E questa si chiama polizza a valore nuovo.