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In Emilia-Romagna altri 9,7 milioni di euro per le attività più colpite dal Covid: un milione per maestri di sci, discipline alpine, fondo e snowboard

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In Emilia-Romagna altri 9,7 milioni di euro per le attività più colpite dal Covid: un milione per maestri di sci, discipline alpine, fondo e snowboard
Foto di Free-Photos da Pixabay

La Regione si prepara a stanziare altri 9,7 milioni di euro di risorse proprie per i settori più danneggiati dalle chiusure dovute all’emergenza sanitaria Covid-19. Dopo i 21 per bar e ristoranti.

Il progetto di legge firmato dalla Giunta regionale che prevede ristori per i comparti turismo, cultura, ristorazione senza somministrazione (quale, ad esempio, quella su treni, navi e attività di catering) e per il terzo settore è all’esame delle commissioni consiliare e arriverà in Aula per il via libera dell’Assemblea legislativa entro fine mese.

Tra questi, un milione di euro è la cifra destinata a maestri di sci, discipline alpine, fondo e snowboard, attività che hanno visto in pratica azzerata l’ultima stagione di lavoro.

“Ora più che mai abbiamo bisogno di sostenere attività economiche importanti per il tessuto produttivo e sociale dell’Emilia-Romagna- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore a Turismo e Commercio, Andrea Corsini-. Ci sono realtà, come quelle legate agli sport invernali, che si erano preparate ad aprire seguendo tutti i protocolli di sicurezza e non hanno potuto lavorare nemmeno un giorno. Persone, famiglie intere che non possiamo e non vogliamo lasciare sole. A loro, come avevamo anticipato, è destinato un milione di euro complessivo, per bonus a fondo perduto”.

“Abbiamo trovato le risorse dal nostro bilancio e velocizzato il più possibile l’iter per arrivare all’approvazione del progetto di legge in tempi rapidi- proseguono Bonaccini e Corsini-. La Regione c’è e non si tira indietro. Ma c’è bisogno adesso che anche il Governo si muova in fretta e per questo chiediamo all’Esecutivo che i ristori statali per impianti e filiera neve vengano destinati e gestiti dalle Regioni: non c’è più tempo da perdere”.