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Coronavirus: le Aziende sanitarie al lavoro per affrontare l’autunno, chiedono ai cittadini di non abbassate la guardia

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Campagna anticipata sulla vaccinazione antinfluenzale e un piano sulle strutture sanitarie del territorio – secondo la logica di flessibilità della rete provinciale che è già sperimentata con la prima epidemia – che consenta di affrontare un’eventuale nuova ondata. È un agosto di lavoro per la sanità modenese che, mentre si occupa del controllo dei contagi “estivi”, legati ora in gran parte ai rientri dall’estero (per motivi di lavoro e di vacanza) e alla mancata osservanza delle misure di sicurezza, sta predisponendo linee d’azione che tengano conto delle possibili evoluzioni della circolazione virale. Non meno importante sarà avviare precocemente la campagna per la vaccinazione antinfluenzale (acquistato circa il 20% in più di dosi): rivolta sia ai cittadini fragili sia ai professionisti sanitari, consentirà di migliorare le possibilità di diagnosi differenziale, ridurre le difficoltà legate all’individuazione di casi di coronavirus e abbassare il rischio di ricoveri ed eventuali complicanze legati alla tradizionale influenza.

“Stiamo lavorando senza sosta – conferma Silvana Borsari, Direttrice sanitaria AUSL – per tracciare, testare, sottoporre a tampone i cittadini nell’ambito dei vari percorsi di screening, e contemporaneamente ci stiamo preparando all’autunno.

Proprio per questo chiediamo insistentemente a tutti, dai più giovani fino agli anziani, di aiutarci, prestando la massima attenzione alle misure previste (mascherina, distanziamento, igiene delle mani), per evitare il più possibile che i contagi, che cerchiamo costantemente di tenere sotto controllo, aumentino in maniera esponenziale e arrivino a interessare nuovamente fasce fragili di popolazione”.

La Direttrice sanitaria non nasconde i timori per quanto osservato in queste settimane: da inizio luglio si registra infatti un trend in lieve aumento dei nuovi positivi in rapporto al numero di tamponi effettuati. Quest’aumento è legato principalmente ai focolai nelle aziende di lavorazione carni (anche fuori dalla nostra provincia), attentamente monitorati e circoscritti e, negli ultimi giorni, anche al ritorno di cittadini dall’estero, sia per motivi di lavoro che dopo aver trascorso le vacanze. Un trend che va di pari passo con l’aumento dei tamponi eseguiti ogni giorno proprio allo scopo di individuare nuovi casi attraverso i percorsi di screening costantemente aggiornati a livello regionale.

“Stiamo notando ultimamente la comparsa di focolai legati a comportamenti non corretti nel tempo libero o durante i periodi di vacanza – chiarisce Borsari – e in questa logica la Regione sta mettendo in campo ulteriori percorsi di sorveglianza per chi rientra. Vorrei dunque esortare in particolare i più giovani, pur rispettando il loro desiderio di divertirsi, a non sottovalutare i rischi e a non farsi condizionare da chi, accanto a loro, non rispetta le regole: sono misure semplici che potranno aiutarci davvero, insieme allo sforzo di tutti i professionisti sanitari, a rallentare la circolazione del virus, per una maggior sicurezza di tutta la popolazione modenese”.

L’Azienda USL ricorda che è importante, in presenza di sintomi sospetti associabili a Sars-CoV-2, porsi in isolamento precauzionale e contattare telefonicamente il proprio Medico di medicina generale (o Pediatra di libera scelta) che potrà valutare insieme al paziente il percorso più adeguato. In caso di sintomi più gravi invece, è consigliabile contattare il 118 e non recarsi direttamente in Pronto soccorso, per non mettere a rischio se stessi o altre persone.

I dati

La scorsa settimana (dati al 10 agosto) sono state in media 685 le persone testate giornalmente per la prima volta, per un totale di 56.693 persone testate dall’inizio dell’epidemia (maggiore è invece il numero di tamponi effettuati poiché ciascun soggetto può aver effettuato più esami); gli screening sierologici, in seguito ai quali si rileva una percentuale bassa di positività, testimoniano che il numero di persone ancora suscettibile di infezione è molto elevato. Si conferma quindi la necessità di continuare a mantenere, da parte della cittadinanza, le misure di distanziamento sociale e, da parte della sanità pubblica, la necessità di un’attenta sorveglianza per intercettare prima possibile i nuovi casi ed i relativi contatti stretti, isolandoli efficacemente (in conseguenza dell’aumento di casi anche il numero di persone in isolamento registra una ripresa a partire da luglio).

Nelle ultime due settimane il numero di tamponi giornalieri ha avuto un forte aumento per l’attivazione dello screening nei comparti della macellazione, lavorazione carni e logistica, fino a raggiungere picchi di oltre 1.000 tamponi al giorno (1.474 il 5 agosto). La percentuale di tamponi positivi refertati giornalmente, dopo i picchi del 40-50% registrati intorno al 20 marzo, è calata continuamente raggiungendo i valori minimi (inferiori al 1%) intorno alla fine di giugno. Da luglio si registra invece un trend in leggero aumento, nell’ultima settimana la percentuale media è stata dell’1,8% di positivi sul totale dei tamponi effettuati.