A grande richiesta dei ragazzi delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado Parco Ducale, appartenente all’Istituto Comprensivo Sassuolo 2 Nord, nel pomeriggio di oggi, martedì 12 maggio 2020, il progetto “Fuoriclasse una risposta innovativa al fenomeno del Drop out scolastico” ideato e promosso dall’associazione Fuori Campo 11, è terminato con un ultimo incontro straordinario inizialmente non programmato. Dato il successo e il buon lavoro svolto durante gli scorsi incontri, organizzati nel corso dell’anno scolastico, gli studenti hanno espressamente fatto richiesta di poter partecipare ad un ulteriore appuntamento online, durante il quale hanno potuto dialogare con il capitano della Nazionale Calcio Amputati Francesco Messori, che ha parlato ai ragazzi di sport e disabilità, approfondendo il valore che ha avuto il calcio nel suo percorso di crescita.
Francesco ha esordito sin da subito rispondendo alle puntuali domande dei ragazzi riguardanti la sua disabilità, che come sempre si sono dimostrati attenti e preparati: «dal momento che sono nato così, non avere un gamba non mi ha mai fatto sentire a disagio. Sin da piccolo ho accettato la mia condizione e grazie alla mia famiglia ho imparato a valorizzare la mia diversità, aprendomi agli altri». Subito dopo ha continuato parlando della sua grande passione, il calcio, che per lui non è mai stato un ostacolo, bensì un modo per avvicinarsi agli altri condividendo la comune passione per lo sport: «Sin da piccolo ho iniziato a giocare a calcio con i miei coetanei normodotati con i quali per fortuna non ho mai avuto problemi, sentendomi sempre una persona del tutto normale. Della mia diversità ho saputo fare una ricchezza che poi in futuro mi ha spinto a realizzare grandi sogni, tagliando bellissimi traguardi». Il calcio per Francesco è vita: dal suo lavoro presso il Sassuolo Calcio alla sua militanza nel Club del Vicenza, passando per l’esperienza della Nazionale che lui stesso ha definito «un’emozione unica». In questo periodo di emergenza a causa del Coronavirus ovviamente anche il calcio amputati si è fermato, ma questo non ha impedito a Francesco di allenarsi e di fare qualche previsione per il futuro: «durante la quarantena mi sono riposato e poi mi sono concentrato sull’allenamento individuale. Da alcuni giorni sono tornato al campo e sono carico per ricominciare appena sarà possibile. Per quanto riguarda il nostro movimento spero che possa crescere ancora molto, coinvolgendo sempre più ragazzi. Il sogno sarebbe quelle di poter un domani far approdare il calcio amputati nel professionismo». Infine ha rivolto un’importante raccomandazione agli studenti: «non vergognatevi mai per quello che siete e per quello che amate fare, andate sempre avanti e cercate di imparare dalle vostre sconfitte. Personalmente se sono riuscito a coronare grandi obiettivi nella mia vita è stato anche grazie alla pazienza che non dovete mai stancarvi di allenare».
Con queste parole si sono concluse le ultime due ore del progetto Fuoriclasse, che grazie all’operato dei professori, della preside, Maria Luisa D’Onofrio e della psicologa Valentina Marchesi, unitamente ai responsabili di Fuori Campo 11, nonostante la distanza ha potuto svolgersi anche per quest’anno scolastico regolarmente presso l’istituto sassolese.
L’ORGANIZZAZIONE – “Fuoriclasse” è ideato e promosso dall’associazione sportiva dilettantistica Fuori Campo 11, già impegnata in iniziative di carattere sportivo quali il Festival SportivaMente e la kermesse itinerante “Fuori Campo: una risposta innovativa al fenomeno del drop out sportivo” oltre alle Yellow Run, un progetto di corse-camminate inclusive articolato in un tour nazionale che partirà alla fine dell’estate toccando le città di Sassuolo, Salsomaggiore Terme, Matera e Potenza.