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Iniziative per la salvaguardia della salute dei cittadini modenesi in attuazione del DPCM 8.3.2020

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Si è tenuta in Prefettura una riunione, in videoconferenza da remoto, del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la partecipazione del Presidente della Provincia, del Sindaco di Modena, del Signor Questore, del Comandante Provinciale Carabinieri, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e del Comandante provinciale Vigili del Fuoco per un esame congiunto delle iniziative in corso e delle ulteriori necessarie all’attuazione delle recenti misure introdotte dal D.P.C.M. 8.3.2020 per  il contenimento della diffusione del virus COVID-19.

Le valutazioni e le azioni previste sono dirette esclusivamente a realizzare il prioritario interesse di salvaguardia della salute della collettività ed, in tal senso, é assolutamente indispensabile il senso di responsabilità dei singoli cittadini al quale le Istituzioni tutte fanno appello.

Il Ministro dell’Interno ha fornito indicazioni sulla concreta applicazione del D.P.C.M. provvedimento, che la Prefettura ha provveduto a condividere a tutte le Autorità ed Amministrazioni territoriali e, nel contempo, a rendere esecutive attraverso un confronto, la condivisione e la collaborazione in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Al riguardo, si evidenzia che il nuovo DPCM sostituisce integralmente le disposizioni recate dai precedenti D.P.C.M. dell’1° e del 4 marzo che cessano, dunque, di trovare applicazione e introduce misure che sono efficaci fino al 3 aprile 2020 prevedendo la creazione di un’area unica, comprendente tra gli altri il territorio provinciale modenese, in cui sono introdotte misure rafforzate di contenimento dell’infezione alla luce della dinamica epidemiologica sviluppatasi in questi ultimi giorni.

Il provvedimento prevede, tra l’altro, la rideterminazione delle misure di contrasto dell’epidemia, soggette ad uniforme applicazione sul resto del territorio nazionale

La direttiva del Ministro dell’Interno prevede indicazioni specifiche per i controlli relativi alla limitazione degli spostamenti delle persone fisiche in entrata e in uscita e all’interno dei territori “a contenimento rafforzato”. In particolare, gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli che potranno esser anche scaricati dal sito istituzionale della Prefettura o forniti all’occorrenza, dalle Forze di Polizia.

In particolare, va evidenziato che un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.

Attesa l’ampia estensione geografica delle aree interessate dal provvedimento nonché l’elevato numero di potenziali destinatari dell’applicazione delle misure in questione, la previsione normativa in esame non contempla l’adozione di procedure di autorizzazione preventiva agli spostamenti. Rileveranno, pertanto, elementi documentali comprovanti l’effettiva sussistenza di esigenze lavorative, anche non indifferibili, a condizione naturalmente che l’attività lavorativa o professionale dell’interessato non rientri tra quelle sospese ai sensi delle vigenti disposizioni contenute nei diversi provvedimenti emanati per far fronte alla diffusione del COVID-19 (come, ad esempio, i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche di cui all’art. 1, comma 1, lett. h) del D.P.C.M.) ovvero di situazioni  di necessità che, in sostanza, devono essere identificate in quelle ipotesi in cui lo spostamento è preordinato allo svolgimento di un’attività indispensabile per tutelare un diritto primario non altrimenti efficacemente tutelabile; o motivi di salute che si devono identificare in quei casi in cui l’interessato deve spostarsi per sottoporsi a terapie o cure mediche non effettuabili nel comune di residenza o domicilio.

I controlli che saranno effettuati dalle Forze di Polizia si articoleranno in modo tale da porre particolare attenzione al fine di garantire lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali. Viene, comunque, fatto salvo il diritto al rientro nel territorio del comune di residenza, di domicilio o di dimora degli interessati; questi ultimi dovranno dimostrare la sussistenza delle situazioni che consentono la possibilità di spostamento.

Nella logica di responsabilizzazione dei singoli, tale onere potrà esser assolto producendo un’autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione dell’allegato modulo appositamente predisposto. La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata con successivi controlli. Il mancato rispetto degli obblighi di cui al provvedimento in oggetto è assistito dalla sanzione prevista dall’art. 650 del Codice Penale per l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, qualora, naturalmente, il fatto non concretizzi più grave reato.

Il personale di polizia impegnato nei controlli provvederà anche a informare gli interessati che le più gravi conseguenze sul piano penale di un comportamento, anche solo colposo, non conforme alle previsioni del D.P.C.M. che possono portare a configurare ipotesi di reati, quali quelle di cui all’art. 452 Codice Penale (delitti colposi contro la salute pubblica).

I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti, nonché sulla rete stradale e le vie principali. A questi controlli concorreranno tutte le Forze di Polizia comprese quelle Locali.

Particolare attenzione sarà rivolta al trasporto ferroviario.

La complessiva azione di verifica diretta ad assicurare il rispetto delle misure di salvaguardia della popolazione è stata organizzata valorizzando ed implementando le vigenti pianificazioni di controllo coordinato del territorio.

Una particolare raccomandazione va rivolta a tutti coloro che presentano sintomi da infezione respiratoria e rialzo della temperatura corporea maggiore di 37,5° gradi C, a persone anziane e a quelle con patologie sottostanti (quali ipertensione, problemi cardiaci o diabete) e i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita o in trattamento con farmaci immunosoppressori, trapiantati) che hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia e a cui si richiede di rimanere presso il proprio domicilio e a limitare al massimo i contatti sociali.

Le valutazioni e le azioni previste sono dirette esclusivamente a realizzare il prioritario interesse a contrastare e contenere la diffusione del contagio e creare le condizioni per superare l’attuale delicata situazione in vista delle quali si ritiene opportuno ribadire le misure precauzionali da seguire:

  • lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani
  • evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
  • evitare abbracci e strette di mano
  • mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro
  • igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie)
  • evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attivita’ sportiva
  • non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
  • coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce
  • non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
  • pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
  • usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate