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Imprese femminili, a Reggio Emilia sono oltre 9mila. Le donne protagoniste anche in mestieri ‘da uomini’

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Nel 2019 a Reggio Emilia le imprese attive gestite da donne sono 9.170, e rappresentano il 19% delle imprese totali, circa 1 impresa ogni 5. Rispetto al 2018 sono calate di 24 unità, pari a una variazione del -0,3%, mentre nel lungo periodo (i 5 anni dal 2014-2019) si osserva un aumento del comparto femminile, con 315 imprese in più e una crescita del 3,6%. I dati, forniti dall’ufficio studi di Lapam Confartigianato, fotografano lo stato di salute dell’imprenditoria femminile a Reggio Emilia e provincia alla vigilia dell’8 marzo. “Le donne continuano a fare impresa nonostante le crescenti difficoltà – sottolinea Cinzia Ligabue, presidente Donne Impresa Lapam – e non solo in ambiti canonici, ma anche in settori che vengono considerati più ad appannaggio degli uomini. La situazione è molto difficile, specie in questi tempi emergenziali – ricorda Ligabue -, ma la resilienza femminile è un fattore determinante in tantissime imprese”.

In Emilia Romagna le imprese gestite da donne si concentrano principalmente nel settore dei Servizi alla persona (52,6%), seguito dal settore dei Servizi alle imprese (20,7%), da quello Manifatturiero (8,7%) e delle Costruzioni (3,6%). Nello stesso ordine decrescente l’imprenditoria femminile esercita un peso maggiore sull’intero tessuto produttivo nei Servizi alle persone (settore in cui le imprese femminili rappresentano il 30,2% del numero totale di imprese attive nel settore), seguito da Servizi alle imprese (20,1%), Manifatturiero (17,3%) e Costruzioni (4,6%). Nell’ultimo anno è cresciuto il numero di imprese femminili nei Servizi alle imprese (+2,3%), ha tenuto il settore delle Costruzioni (-0,1%), mentre sono calate le imprese dei Servizi alle persone (-0,5%) e Manifatturiere (-1,3%). Rispetto a 5 anni fa è più evidente la crescita del numero di imprese femminili nei Servizi alle imprese (+9,6%), è stabile il settore dei Servizi alle persone (+0,2%), mentre sono calate le imprese delle Costruzioni (-1,2%) e Manifatturiere (-2,8%).

I mestieri con una maggiore crescita dell’imprenditoria femminile nell’ultimo anno, rileva Lapam sempre riguardo i dati regionali, sono state l’Assistenza sociale non residenziale (+8,3%), Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+7,8%), Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese (+5,5%), Istruzione (+5,1%), Attività creative, artistiche e di intrattenimento (+5,0%), Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli (+4,6%), Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse (+4,2%), Servizi di assistenza sociale residenziale (+3,7%), Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento (+3,6%) e Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) (+3,4%).

Lapam sottolinea poi un dato particolarmente significativo. Le donne non così di rado sono protagoniste anche nei cosiddetti mestieri ‘da uomini’ (tra gli altri costruzioni, fabbricazione prodotti di metallo, commercio e riparazione autoveicoli, trasporti, software house, riparazione e installazione apparecchiature, industria del legno). A Reggio Emilia si tratta di 836 aziende su 16,555, il 5,1% del totale.