I Carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia, nel quadro delle linee di indirizzo date dal comandante Provinciale di Reggio Emilia, Colonnello Cristiano Desideri, dal primo pomeriggio di ieri e sino a tarda notte hanno dato corso a una mirata attività di controlli nelle aree ritenute a maggior rischio di sicurezza, con il fine di garantire migliori condizioni di vivibilità anche alla luce delle segnalazioni giunte dai residenti vagliate dai militari. L’area compresa tra via Pansa e via del Verme, tra via Nobili e via Secchi, l’Isolato San Rocco, l’ex officine reggiane e la zona antistante la stazione ferroviaria ricompresa tra le vie Turri, Sani e Paradisi di Reggio Emilia sono state passate al setaccio da una trentina di carabinieri in forza al comando provinciale di Reggio Emilia, supportati dall’alto da una unità eliportata dell’Elinucleo carabinieri di Forlì e a terra da alcune unità cinofile dell’omonimo nucleo carabinieri di Bologna.
Nel mirino dell’Arma pusher, prostitute, sbandati, vandali e ubriachi che “presidiano” in maniera sempre più costante queste zone, compromettendo fortemente la percezione di sicurezza dei cittadini. “Tastare” quindi la qualità delle persone presenti nella zona ed in alcuni appartamenti per verificare la regolarità dei presenti, reprimere la prostituzione “made in China” che vede giovani cinesi adescare per strada i clienti per poi “consumare” negli appartamenti dei condomini di via Turri adibiti ad alcova, controlli a tappetto sulle aiuole condominiali e sui parcheggi tra via del Verme e via Pansa indicati come luoghi dove vengono nascoste le dosi di droga da vendere al dettaglio, controlli sugli stabili dismessi dell’ex officine Reggiane per rinvenire refurtiva, stupefacenti e presenze di cittadini clandestini.
Questi i principali obiettivi adibiti dell’attività coordinata di controllo del capoluogo reggiano che in fase repressiva ha visto i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia sequestrare, una ventina di grammi di marijuana suddivisa in dosi e detenuta ai fini di spaccio da un 23enne della Costa d’Avorio che occultava lo stupefacente nelle tasche dei pantaloni. Il giovane fermato per i controlli in via Paradisi si è mostrato nervoso inducendo i militari ad approfondire gli accertamenti che hanno portato al rinvenimento di tre bustine contenenti complessivi 20 grammi di marijuana. Nella vicina casa di via Turri, perquisita dai militari, è stato rinvenuto un bilancino di precisione e una cinquantina di buste di cellophane per il confezionamento che hanno determinato la detenzione della droga a carico del 23enne ai fini di spaccio. In via Sani sono state controllate alcune giovani cinesi in abiti succinti: il sospetto e che la loro presenza era finalizzata ad adescare clienti ma al riguardo non essendo state colte sul fatto nulle a loro è stato contestato. Massiccio l’impiego delle unità cinofile tra le aiuole condominiali di via del verme e nel parcheggio di via Pansa. I carabinieri cercavano stupefacenti che non hanno trovato nonostante tali luoghi siano stati indicati dai residenti come mete di spacciatori che nascondo le dosi appunto tra le aiuole condominiali di via del Verme o sotto le ruote delle auto in sosta nel parcheggio di via Pansa. Modalità di spaccio già emerse in altre zone cittadine che vedono i pusher prendere i soldi dai clienti per poi dargli le indicazioni dove trovare le dosi di droga acquistate. Un escamotage per garantirsi soprattutto l’impunità. Nelle aree dell’ex reggiane, tra il fuggi fuggi generale i carabinieri hanno proceduto al controllo di una decina di cittadini stranieri risultati in regola con le norme di soggiorno. Alcuni pregiudicati sono stati invece controllati nei pressi dell’Isolato San Rocco e nell’area tra via Nobili e via Secchi: per i non residenti i carabinieri stando vagliando di avanzare proposte per il foglio di via obbligatorio dal capoluogo reggiano. Complessivamente circa 200 sono state le persone controllate. Al vaglio dei carabinieri anche la posizione di alcuni appartamenti dove nel corso dei controlli sono stati individuati alcuni stranieri che non sono stati in grado di fornire i contratti d’affitto. Su questi immobili sono in corso le dovute verifiche per accertare eventuali irregolarità negli affitti.
I controlli in tali zone cittadine verranno reiterati in maniera costante anche nei prossimi mesi per cercare di recidere il cordone ombelicale che lega la criminalità e a queste zone del capoluogo reggiano.