“Negli ultimi mesi – dichiarano in una nota i sindacati – si sono svolti due tavoli di trattativa dove i sindacati Fp Cgil e Cisl Fp, insieme alle Rsu Fp Cgil, hanno segnalato all’Amministrazione comunale di Sassuolo diverse problematiche organizzative presenti all’interno del Comando della Polizia Locale, che hanno comportato un grave malessere ai dipendenti in servizio, a causa di un carico di lavoro eccessivo senza il minimo riconoscimento economico e professionale”.
“Martedì 17 dicembre – continua la nota – si è svolta l’assemblea dei 43 dipendenti del Comando di Polizia, durante la quale è stato dato mandato alle organizzazioni sindacali di proclamare lo stato di agitazione per i seguenti punti:
1) Sospensione o rimodulazione del terzo turno serale: le direttive regionali indicano che servono più di 46 dipendenti in servizio per garantire 17 ore medie di servizio giornaliero.
Già da tempo questo numero non è rispettato e attualmente il personale oscilla tra le 42 e le 43 unità, delle quali solo una parte partecipa attivamente ai servizi esterni che vengono svolti.
L’Amministrazione ha bandito un concorso che ricerca 7 nuove figure per agenti di Polizia Locale che avrà termine all’inizio del 2020, poi ci saranno i tempi tecnici per le redazione delle graduatorie, fino all’effettiva entrata in servizio del nuovo personale che deve essere formato con percorso formativo obbligatori, oltre all’affiancamento nel lavoro quotidiano con agenti maggiormente esperti.
Tutte queste procedure aumenteranno di molto le tempistiche, e produrranno solo ulteriore carico di lavoro per gli agenti che dovranno farsi carico della formazione dei nuovi colleghi.
Fp Cgil e Cisl Fp, insieme alle Rsu Fp Cgil, chiedono quindi che il turno serale venga sospeso in attesa che si ritorni ad avere i numeri necessari per legge all’applicazione di un terzo turno serale e fino a che i nuovi agenti non saranno adeguatamente formati per entrare in servizio attivo. Questi nuovi turni dovranno essere concordati con i sindacati ed essere sostenibili per i dipendenti stessi.
2) Istituzione della centrale operativa: ad oggi il comando è sprovvisto durante alcuni turni settimanali della centrale operativa. Questa mancanza incide molto sulla sicurezza degli agenti durante il turno, poiché si ritrovano senza un appoggio fondamentale per le comunicazioni, che altrimenti devono svolgere in autonomia tramite cellulare o radio anche se si trovano in situazioni di pericolo o in presenza di gravi sinistri stradali.
Anche in questo caso la direttiva regionale indica la centrale operativa come uno standard qualitativo obbligatorio.
3) Aumento delle risorse destinate alla formazione professionale: ad oggi lo stanziamento messo a disposizione dei dipendenti è inferiore a quello utilizzato anche per l’educazione stradale nelle scuole. All’interno del funzionigramma della Polizia Locale di Sassuolo sono ricomprese le più disparate attività da svolgere – solo per fare alcuni esempi, si va dalla vigilanza stradale, alla protezione civile, alla anagrafe canina, ecc… – sulle quali però gli agenti non vengono formati in alcuna maniera o in maniera del tutto insufficiente, scaricando su di loro continue nuove responsabilità. Chiediamo quindi all’amministrazione un maggiore investimento in questo senso, utilizzando i proventi annuali delle multe che possono essere utilizzati proprio per questo scopo”.
“Gli incontri avuti con il Comandante Stefano Faso hanno evidenziato come sia tenuto in scarsa considerazione lo stato psicofisico dei propri agenti e la qualità del servizio che devono svolgere per la comunità. La preoccupazione principale – concludono Fp/Cgil, Cisl/Fp, Rsu Fp/Cgil Sassuolo – sembra essere quella di mettere il più in mostra possibile gli agenti e le pattuglie, in modo da far vedere alla popolazione quanto l’Amministrazione sia presente sul territorio, quando invece l’obbiettivo dovrebbe essere quello di fornire un servizio di qualità e non solo di facciata”.