Domenica 1° dicembre alle 15 la proloco di Cereglio aspetta grandi e piccoli per festeggiare il primo “PresiNatale”: una festa che anticiperà il Natale con stand gastronomici che prepareranno borlenghi e crescentine fritte, e ancora vin brulè e dolci, musica, nell’atmosfera autenticamente natalizia del piccolo borgo tra gli Appennini bolognesi.
I negozi del paese saranno aperti e per chi vorrà fare degli acquisti ci saranno anche diversi espositori della zona. Alle 16 arriverà Babbo Natale che per almeno un’oretta riceverà le letterine dei bambini, mentre in una tavernetta al caldo i piccoli ospiti potranno truccarsi con Simona Truccabimbi. Il clou della giornata è però previsto alle 17, quando sarà inaugurato l’oggetto che dà il nome alla festa: il PresiNatale, cioè l’albero di Natale fatto con presine all’uncinetto, di cui saranno accese le luci al tramonto.
L’albero all’uncinetto è composto da circa 1450 presine ed è alto 5 metri. È il risultato dello straordinario impegno di una quindicine di donne che dall’inizio di quest’anno si sono prima operate per realizzare individualmente le mattonelle, poi, nelle ultime settimane, hanno cucito insieme una grande coperta.
Fondamentale anche il contributo di alcuni uomini che nelle ultime settimane hanno realizzato la struttura in ferro dell’albero. Gli organizzatori della proloco di Cereglio spiegano che «Abbiamo voluto realizzare un albero diverso da tutti gli altri. Quando, a gennaio 2019, è nata l’idea, non pensavamo si creasse un entusiasmo del genere. Siamo riusciti a coinvolgere tante persone del paese e anche alcuni villeggianti. Durante lo scorso inverno una dozzina di signore del paese hanno creato le presine individualmente sbizzarrendosi nei colori e nelle figure realizzate al centro del quadrato. Due sole le indicazioni da rispettare: l’utilizzo dello stesso verde per i bordi e le misure, 14×14».
Il lavoro più difficile però è quello che ha impegnato i volontari nelle ultime settimane: assemblare le mattonelle, tutte diverse, cucendole insieme fino a creare tre grandi coperte, unite successivamente insieme. «Quest’albero è il frutto del lavoro di tantissime mani, ringraziamo di cuore chi ha creduto in questo progetto e chi vi ha speso tempo ed energie».