Home Ambiente Emendamento riciclo rifiuti, Cisl ER:”Bene, salvi migliaia di posti di lavoro”

Emendamento riciclo rifiuti, Cisl ER:”Bene, salvi migliaia di posti di lavoro”

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“Dopo un anno e mezzo di tribolazioni, bene l’emendamento sull’economia circolare che ripristina la possibilità per le Regioni d valutare caso per caso le autorizzazioni da concedere ad ogni singolo impianto di riciclo rifiuti. In tal modo si salvano le 141 imprese che da tempo lavorano e investono nella trasformazione dei rifiuti a materia prima di lavorazione, vale a dire quelle aziende che riducono gli scarti al minimo, con la possibilità quindi di utilizzali nuovamente come risorsa”.

E’ quanto ha affermato Ciro Donnarumma, componente della Segreteria regionale Cisl, nel commentare la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dello scorso 1° novembre del testo che contiene la legge di conversione del d.l. 101/2019, testo che prevede l’emendamento sull’economia circolare.

“Di fatto – continua Donnarumma – la norma non solo salverà le autorizzazioni in essere, ma consentirà anche il rinnovo e il rilascio di nuove autorizzazioni, in attesa che si fissi un nuovo sistema di regole che definisca la cessazione della qualifica di scarto, in  modo tale che, dopo la fase di riciclaggio, lo stesso scarto possa cessare di essere tale e tornare ad essere ‘prodotto’, rientrando così nel ciclo produttivo.  Una nuova normativa che, di fatto, non fa altro che recepire le nuove direttive europee sul tema della economia circolare”.

In Emilia Romagna sono oltre 4mila i lavoratori del settore, di cui oltre 2860 impiegati nelle 141 aziende autorizzate, senza contare che a questi naturalmente poi bisogna aggiungere quelli di tutto l’indotto. “Ora – conclude il sindacalista – c’è veramente la possibilità programmare e favorire investimenti futuri, coniugando nel migliore dei modi possibili l’attenzione al lavoro, all’ambiente e alla crescita. Per questo è necessario che in tempi brevi vengano stabilite linee guida chiare sui controlli, in modo da incentivare la nascita di nuove aziende e quindi nuovi investimenti”.