“Nessuna novità dal tavolo di confronto per il rinnovo del contratto aziendale alla Dinamic Oil di Bomporto. Le parti sono rimaste sulle proprie posizioni, le proteste dei lavoratori non sono state ascoltate dalla proprietà dell’azienda e l’incontro si è rivelato inutile”. Così in una nota Fiom/Cgil Modena.
“Non è usuale, nemmeno per il sindacato, trovare lavoratori che nella rivendicazione contrattuale mettano al centro le politiche organizzative dell’azienda. Lavoratori che, lucidamente, causa un cambio di generazione alla guida aziendale, che non c’è, si rendono conto che solo un cambio di mentalità del gruppo dirigente può trasformare il lavoro in Dinamic Oil e rendere innovativa l’azienda.
L’incapacità di aprire agli operai oggi è il bivio che nei prossimi anni separerà le imprese che innovano e guadagnano, da quelle destinate a restare indietro, a competere sui salari bassi, con l’epilogo, già visto, della fuga dall’Italia in mano ad una rapace multinazionale” rincara Fiom/Cgil Modena.
“Le aziende, anche modenesi, hanno necessità di trasformarsi. La crisi del 2008 e la conseguente depressione hanno dettato la rotta: in una fase di stagnazione la capacità di produrre guadagni passa dalla formazione, dall’organizzazione e dalla partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali.
L’intelligenza e il saper fare di tutti – operai, tecnici, capi reparto, dirigenti e proprietà – deve essere spesa in modalità partecipativa per mantenere alto il livello della nostra impresa che deve svolgere positivamente la funzione sociale attribuita dalle regole comuni” conclude Fiom/Cgil Modena.
La prossima settimana i lavoratori si riuniranno in assemblea davanti ai cancelli della Dinamic Oil per discutere insieme dello stallo della trattativa.